Archive for giugno 2011

Il Blitz alla Maddalena - No Tav

La Maddalena durante la battaglia
Arrivano alle 4.50 di mattina, così come tante volte nel passato. Come chi ha da nascondere qualcosa, con le tenebre arrivano, poliziotti e carabinieri. Annunciati da Maroni, con il benestare anche di quella finta opposizione che si fa chiamare Partito Democratico. Ma che in questa situazione di democratico ha saputo mostrare ben poco.
Qualcuno parla di una battaglia, certamente i metodi adottati dalle “forze dell’ordine” hanno molto a che fare con la guerriglia. Arrivano le ruspe, scortate dagli scudi, pronte ad abbattere le barricate dietro cui più di 1000 No Tav si trincerano. Lacrimogeni a grappolo o ad altezza uomo iniziano a rendere l’aria irrespirabile.
Sono le 7.00 quando mi sveglio, per ripassare qualcosa in vista della terza prova, quest’anno ho la maturità. Appena mi sveglio controllo su Facebook, da un mese a questa parte è diventata un’abitudine controllare se per caso nella notte sia successo qualcosa.

E’ incredibile come qua in valle si viva come sotto una costante minaccia. Ogni volta che passa un elicottero il pensiero va sempre al presidio alla Maddalena, alla resistenza che lì continua da più di un mese.

Stavolta hanno attaccato sul serio. Come degli stolti o come chi va per fare male. Come stolti perché da quando alla Maddalena vi è un presidio permanente la notte tra il 26 e il 27 giugno è stata in assoluto la più affollata, preceduta dall’imponente fiaccolata. Per fare male perché se si è cercata in modo volontario la notte più affollata è chiaro che l’obiettivo non era un sereno sgombero dell’area ma ciò che si è ottenuto, oltre 5 ore di resistenza, dolorosa, con un bilancio finale di oltre 30 feriti tra i manifestanti e con i giornali, questa volta più sudditi che mai, capaci di affermare che oltre 25 poliziotti sono stati feriti.


L'assemblea di Bussoleno
Ieri sera l’assemblea di Bussoleno ha dimostrato che il popolo No Tav è attivo e attento, pronto a riprendersi i terreni della Maddalena. Un Polivalente strabordante che non è riuscito a contenere tutte le persone giunte dalla valle per decidere le prossime mosse. I No Tav sono pronti a proseguire, per nulla intimoriti o scoraggiati da quello che è accaduto alla Maddalena. Era chiaro a chiunque che 2000 poliziotti in assetto anti-sommossa erano in grado di riprendere un lenzuolo di terreno, ma ciò è accaduto solamente grazie alla violenza e ad una militarizzazione degna di un regime. Che cominciare un cantiere in queste condizioni è chiaro a chiunque, figuriamoci finirlo.

Il Tav è un’utopia, l’ennesima opera di cui si vuole una data certa e una fine nel mai, perché la cricca possano compiere indisturbati i propri affari, incurante della disastrosa economia italiana e dei danni ambientali a cui anni e anni di osservatorio, peraltro di parte, non hanno saputo dare risposte soddisfacenti.

Stasera l’appuntamento è alle 20.30 davanti alla stazione ferroviaria a Susa, per ribadire con forza il No al Tav ed all’uso della violenza con una fiaccolata.

Matteo

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Travaglio - TAV in Val di Susa: né ora né mai


Oggi i due argomenti principali del Passaparola di Marco Travaglio sono il Tav e il sovraffollamento delle carceri.

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Tutti in piedi in streaming


Ora che l'evento Tutti in piedi è finito ed ha avuto un buon successo mettiamo qua i link ai video caricati dal Fatto Quotidiano per poter rivedere l'intera puntata.

Buona visione

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L'Italia peggiore


Se Renato Brunetta, ministro della Pubblica amministrazione, non ha mai brillato per acume politico e popolarità, né ha mai dimostrato di saper raggiungere “altezze” intellettuali e morali degne di un ministro della Repubblica, ha ora toccato il fondo insultando i lavoratori precari della Pubblica amministrazione, definendoli “il peggio dell’Italia”. Se l’attuale governo e la sua miserrima compagine ministeriale hanno abituato gli italiani allo scandalo, ai pruriti sessuali di un patetico primo ministro, al disumano razzismo della Lega, al servilismo idolatra di lacchè e ruffiani verso il premier e al continuo ricorso alla legiferazione d’urgenza per parare culi e salvaguardare imputati e indagati dall’azione della “magistratura comunista italiana”, oggi la misura è colma e il vaso della democrazia “sottratta” sta versando tutta la sua fiele. Nessuna immunità, nessun impedimento, nessuna mitigazione possono permettere agli italiani di subire altri oltraggi, proni come le peripatetiche di stato o come i cercatori di alleanze della “scillipotiana” scuola. Brunetta non ha solamente sbagliato dimostrando fin dove può arrivare la sua bassezza morale e politica, né ha agito d’impulso nel clima di sbando di un governo che riceve sberle dagli elettori e che arranca maldestramente verso riforme promesse e mai concluse. Il ministro Brunetta è un estremista esagitato che ha frainteso e soverchiato i limiti del suo mandato e del pudore insultando pesantemente tutta la generazione precaria d’Italia. Solo per questo dovrebbe andarsene fra il clamore e il biasimo dell’intero Paese. Non pretendo scuse, che non potrebbero essere accettate, né mi aspetto che la alticcia e ormai furibonda cricca di governo prenda le distanze dal ministro. Resta solo la cacciata a suon di calci, il confino dell’abietto ministro in una zona oscura e disagiata, che sta oltre gli spazi politici e la memoria. Se l’Italia “migliore” non osa prendere a pedate l’indegno ministro occorre accettare il capovolgimento dei giudizi e affidare il compito a tutta l’Italia peggiore. Mirate bene! il calcio nel culo, data la scarsità di spazio fra i due, analoghi punti anatomici, potrebbe diventare un calcio sulla nuca.

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I risultati del referendum in Val di Susa e dintorni



In Val di Susa si è vissuto con grande interesse e con grande partecipazione questo appuntamento referendario. Cerchiamo adesso di vedere tutti insieme come è andato il voto nei vari comuni della Valle e nei dintorni con delle tabelle:







Matteo

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Volantino per il referendum


Domani andrò a volantinare a Torino per pubblicizzare il referendum e naturalmente i Sì ai 4 quesiti.
Per fare ciò mi sono preparato un volantino, per chiunque volesse stamparlo basterà cliccare sull'immagine e salvarlo sul proprio computer.

Matteo

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Travaglio - Referendum, quattro sì per voltare pagina

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Pro e Contro dell'energia nucleare


Il 12 e 13 giugno saremo chiamati ad andare a votare 4 quesiti su 3 temi: acqua pubblica, legittimo impedimento e nucleare. In questo articolo voglio concentrarmi su quest'ultimo tema, avendo fatto una discussione il più imparziale possibile su pro e contro di questa fonte di energia voglio condividere con voi le riflessioni che ci erano venute in mente.

Si noterà che molte affermazioni trovano il loro esatto contrario, ciò perché spesso sostenitori e detrattori del nucleare sostengono tesi opposte.

PRO

  • Quali altre fonti di energia ci sono?
    Secondo i sostenitori del nucleare non esistono fonti di energia rinnovabili in grado di dare un apporto di energia costante come l'energia nucleare, in grado di funzionare anche la notte.
  • Abbiamo delle centrali a poca distanza dal confine, in Francia
  • Acquistiamo già energia nucleare dalla Francia
  • I prezzi di realizzazione di fonti di energia rinnovabili sono molto elevati
  • Le centrali nucleari sono sicure
  • Lo smaltimento delle scorie è diventato un problema minimo
    Ciò non significa che esse vengono smaltite. Semplicemente sono depositate sottoterra.
  • Porterà ulteriore ricerca
    La speranza è quella di riuscire a ricreare la fusione nucleare in modo vantaggioso dal punto di vista energetico. Si tratta infatti di un procedimento che riduce di molto la produzione di scorie.
  • Produce pochissima CO2
  • Porterà maggiore stabilità energetica
    Infatti l'uranio, principale reagente usato per produrre energia nucleare, è presente in stati stabili politicamente. E' minore perciò il rischio di trovarsi in una situazione simile a quella avvenuta con la Libia


CONTRO

  • Non è sicuro
    Forti del recente disastro a Fukushima, ma anche di tutta una serie di altri incidenti di minore rilevanza accaduti negli ultimi anni, gli oppositori sostengono che i rischi di un nucleare italiano sarebbero elevati, a causa dell'effetto letale che hanno le radiazioni.
  • E' troppo costoso
    Soprattutto all'inizio il nucleare ha forti costi, che scoraggiano la costruzione di nuove centrali.
  • Le scorie restano un problema insormontabile
    Le scorie non possono essere smaltite, così rimangono sottoterra per centinaia d'anni. Nonostante la riduzione delle scorie dai decadimenti più lunghi restano un problema che non è ancora stato risolto, rendendo il nucleare insicuro.
  • Vi è il rischio di infiltrazioni mafiose
    Esse potrebbero essere devastanti con una struttura delicata come una centrale nucleare.
  • Sono un facile bersaglio per il terrorismo
  • Il trasporto delle scorie dalla centrale ai depositi è rischioso
  • Consuma molta acqua
    Necessita infatti di un impianto di raffreddamento, il quale consuma molta acqua.
  • Le ditte sono poco trasparenti
    In caso di guasti o incidenti le ditte si sono sempre dimostrate poco trasparenti nel rendere pubbliche informazioni, tendendo sempre a minimizzare i problemi.
  • E' un ambito strettamente legato a quello militare
  • Non è una fonte rinnovabile
    L'uranio non è rinnovabile, le scorte, a questo livello di utilizzo, si esauriranno in 70 anni circa. Ciò significa che non sarà la fonte di energia definitiva e che il prezzo dell'uranio stesso continuerà a salire.
  • Nelle vicinanze aumentano tumori
    E' stato dimostrato da alcuni studi che anche durante il corretto funzionamento di una centrale nucleare il numero di tumori nelle vicinanze aumenta. Altri studi però dimostrano esattamente il contrario.
Chiunque avesse Pro o Contro da aggiungere li scriva nei commenti, verranno subito aggiunti.

Matteo

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