La decisione di appoggiare la risoluzione Onu che chiedeva la No Fly Zone ha creato spaccature all'interno della maggioranza e ha visto a sorpresa l'appoggio del PD. Già
in un altro articolo abbiamo parlato del ruolo dell'Italia nelle operazioni, ma in questo articolo volevo fare alcune mie considerazioni personali.
Se penso alla decisione di bombardare la Libia mi vengono i brividi. Come è possibile pensare che la soluzione alla violenza sia altra violenza?
Tutte le cosiddette missioni di pace non si sono rivelate dei successi e quella che doveva essere l'esportazione della nostra democrazia (che mi rimanda alla tetra espressione secondo cui il colonialismo era il fardello dell'uomo bianco) si è rivelata un fallimento.
Inoltre penso a quella che alle medie mi è stata descritta come la mamma di tutte le leggi: la
Costituzione. All'articolo 11 dice ciò:
"L'Italia
ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo."
Siccome l'attacco militare in Libia mi pare a tutti gli effetti una guerra per deporre Gheddafi, trovo nella Costituzione, dal mio punto di vista, una denuncia di ciò che l'Italia sta facendo: utilizzare la violenza e la guerra come strumento di risoluzione di questioni internazionali.
Un discorso a parte meritano gli interessi che spingono Francia e Usa a proseguire nella lotta a Gheddafi: il possesso del petrolio è stato il principale motore delle "missioni di pace" degli ultimi anni e questo nuovo intervento non fa eccezione; di nuovo l'esportare democrazia è la facciata ipocrita dietro cui nascondersi.
Non è possibile utilizzare questi metodi per risolvere una situazione che è complicata e per cui in passato, quando la situazione era trattabile senza l'uso di violenza, si è sempre stati indifferenti o complici. Semmai questo è il momento di impegnarsi diplomaticamente e con posizioni forti, ma sempre non violente, per far cessare ogni violenza.
Matteo
Per leggere un altro parere consiglio
questo articolo e
quest'altro.
combattere la guerra con la violenza può solo generare altra violenza
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