Oggi Berlusconi si è presentato ad un processo in cui è coinvolto come imputato. Come era prevedibile una folla dei cosiddetti "Promotori della Libertà" si è presentata per sostenere il premier. Alcune fonti sostengono che a questi sostenitori siano stati dati 20 euro ed un panino. Al di là di queste polemiche,
ciò che mi preoccupa è la visione che il berlusconismo vuole imporre: una lotta politica.
Nessuno vuole giudicare Berlusconi con programmi tv o con semplici dibattiti, quello che si pretende è che Berlusconi sia processato come chiunque altro. Poiché la maggior parte dei suoi processi è finita a causa di leggi proposte e varate dai suoi stessi governi e non per assoluzione viene spontaneo chiedersi cosa sarebbe successo se quelle leggi non fossero state fatte. E' logico che per quei processi già chiusi la legge assolve Berlusconi, ma di fatto, non essendovi una risposta chiara alla domanda "ha commesso il reato?" si apre il dibattito ad ogni tipo di risposta.
Se Berlusconi si fosse fatto processare come ogni altro cittadino il problema non sarebbe esistito, sarebbe stata evidente la sua colpevolezza o non colpevolezza. Ma siccome egli stesso si è esonerato dai suoi processi viene il dubbio e, credetemi, in certi momenti diventa quasi certezza, che abbia varato quelle leggi perché era colpevole.
Spero veramente che questi processi in cui è attualmente imputato possano giungere al termine, qualunque esso sia il risultato, ma che finiscano, che finalmente per una volta si sappia se Berlusconi quei reati per cui è imputato li ha commessi o no. Non voglio l'ennesima prescrizione dietro cui pararsi,
pretendo che il processo giunga ad un termine. Paradossalmente sono più promotore delle libertà io: la libertà è anche avere il diritto di dimostrare la propria innocenza in tribunale, aspetto con ansia che Berlusconi si decida a sfruttare questa sua libertà, di certo io non sono qui per impedirglielo.
Matteo