Berlusconi: "Bisogna chiudere la bocca a chi sparge panico"

Il nostro premier rilascia molte interviste durante la sua fervente attività di politico.
Molto spesso in seguito ad articoli che potevano ledere la sua solidità al governo o dei risultati elettorali egli ha rilasciato delle dichiarazioni molto dure nei confronti della stampa o degli elettori.
Nel 2006, prima delle elezioni politiche aveva dichiarato "Voto alla sinistra?
Non ci sono tutti questi coglioni
."1. La risposta degli elettori di sinistra era stata a quel tempo una manifestazione in cui si ammetteva che in Italia c'erano parecchi coglioni, se si intendeva persone di sinistra con quel termine.


La smentita, o meglio la correzione delle sue stesse parole e arrivata dal premier in serata: "Il termine esatto era masochisti"1 .
L'altro ieri, il 27 giugno, il premier ha parlato della crisi economica, sostenendo che
I media e le istituzioni economiche diffondono il panico2 , parole dure, soprattutto da parte di chi la maggior parte dei Media li controlla personalmente. Come misura per far diminuire questo panico sostiene che bisognerebbe chiudere la bocca a quegli organismi, anche internazionali, che continuano a diffondere dati di calo dell’economia anche di 5 punti 3.
Insomma, va avanti il piano del bavaglio alla stampa e all'informazione: dopo l'impossibilità di poter pubblicare le intercettazioni da parte dei mezzi di comunicazione, Berlusconi lancia una minaccia, neanche tanto velata ai giornali che diffondono dati sulla crisi.
Gli imprenditori non devono credere a queste informazioni, devono fare pubblicità e investire e i cittadini continuare a consumare, perché non devono aver paura.
Le parole di Berlusconi provocano reazioni nel mondo politico.
La Finocchiaro sostiene che "Le parole di Berlusconi confermano che la sua concezione della democrazia è, come dire, un pò debole e che l’unico modo di governare che conosce è quello di raccontare bugie al Paese e agli italiani" 3
Pronta, dopo le prime reazioni negative, la smentita verso le sue stesse parole: "Io non ho mai detto di chiudere la bocca agli enti o ai media e se l'ho detto non c'era assolutamente nulla di violento o meno che liberale"4.
Dopo la smentita tutto a posto, d'altronde in Italia basta una smentita, magari accompagnata da un'invettiva contro i giornali che hanno travisato tutto, per sentirsi meglio e per far dimenticare tutto.

1. La Repubblica
2. Libero
3 La Stampa
4 Irispress



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