Archive for 2010

Travaglio - Le bande dei mona

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Follie leghiste: votazioni abolite



Non so quanti di voi abbiano visto il video che appare all'inizio del post, ma consiglio a tutti di guardarlo e condividerlo il più possibile.

Rosy Mauro vista da Portos
La senatrice della Lega Nord Rosy Mauro è al suo turno di presidenza del Senato e scoppia letteralmente il caos: la senatrice sta chiedendo ai senatori il parere su alcuni emendamenti della riforma Gelmini. Quello che stupisce è la rapidità con cui la senatrice (ma definirla senatrice è un insulto alla politica) propone e fa "votare" (?) gli emendamenti. Un momento di follia in cui il futuro di milioni di studenti è deciso per alzata di mano, in modo talmente dubbio da costringere Schifani a ripetere tutto da capo.

Siamo sicuri che queste persone abbiano la competenza per fare politica? Io dubito ne abbiano, per non parlare dei dubbi riguardo la moralità!

Matteo

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A l'è mey - Canzoni per un amico


Giovedì 23 a Bussoleno al Polivalente si terrà una serata/concerto in ricordo di Alessio Meyer. Sarà un'occasione per tutti quelli che lo conoscevano di ritrovarsi e divertirsi ricordandolo con la gioia e non con le lacrime. Al tempo stesso per chi non lo conosceva sarà un momento di divertimento e di scoperta, un momento nel quale conoscere Alessio.

Al tempo stesso la serata non è che il primo passo di un progetto che vuole continuare in futuro proponendo nuove iniziative. Per restare in contatto è stata creata su Facebook un pagina che comunicherà tutti gli eventi che verranno organizzati.

L'appuntamento è perciò alle 18.30 al centro polivalente di Bussoleno (via Walter Fontan 103), si mangerà una cena di condivisione e si ascolterà buona musica in compagnia di amici.

Matteo

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L'incazzatura pacifica

Domani è prevista una nuova grande manifestazione studentesca. Sono grandi le preoccupazioni per nuovi episodi di violenza, soprattutto dopo la parziale giustificazione di esse.

Certamente la violenza è sintomo del disagio di una generazione che vede un futuro sempre più disperato, ma secondo me non può assolutamente essere giustificata. L'uso della violenza fa automaticamente passare dalla parte del torto, distrugge ogni buona idea. Non è pensabile ottenere dei miglioramenti dall'uso della violenza, tutte le rivoluzioni lo hanno dimostrato.

Noi studenti dobbiamo cercare di resistere nel modo più pacifico possibile, protestare duramente, ma sempre nell'ambito del pacifismo.

Dall'altra parte il Governo deve essere capace di gestire il dissenso in modo democratico senza DASPO, arresti preventivi, zone rosse o altri provvedimenti palesemente anti-costituzionali.

Matteo

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Il clan dei Siciliani - Scout testimoni di mafia


Questo sabato e domenica nel salone Nicodemo di Bussoleno sarà aperta la mostra "Il clan dei Siciliani - Scout testimoni di mafia" (qui l'evento di Fb). Di che cosa si tratta?
Quest'estate Bussoleno e Susa sono andati in Sicilia a cercare di essere più informati riguardo la mafia.
Questo lavoro si è concretizzato in questa mostra, una raccolta di pensieri, informazioni, emozioni.
Siete tutti invitati a partecipare, perché condividiate con noi la nostra esperienza.

Matteo

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Kossiga docet


Studenti in tutta Italia, Italiani in piazza. Torino, Milano e Roma sono solo alcune delle città in cui sono scesi in piazza cittadini Italiani ed in cui sono avvenuti scontri tra la polizia ed i manifestanti. Auto bruciate, vetrine rotte e fumogeni sono stati immortalati da scatti di giornalisti per essere pubblicati ad hoc sui giornali. Specifichiamo subito: la violenza ed il vandalismo sono cose che non riesco a tollerare, non vedo perché una manifestazione pacifica debba essere sminuita da atti di pochi esagitati. Però a guardare le foto di oggi mi vengono in mente le foto di un certo Cossiga:

"Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interni (…). Gli universitari? Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Le forze dell’ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì"

Ecco, non vorrei che quello che è successo oggi non sia che il primo passo di questa tattica .

Matteo Nurisso

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Travaglio - Puttanparlamento

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Sfiduciato

Sfiduciato è la parola giusta per descrivere le mie aspettative rispetto alla fiducia di martedì. La campagna acquisti sfrontata del Pdl ha portato a nuovi livelli il decadimento della politica italiana.
Mai nella mia vita avevo assistito ad una così squallida ricerca di voti. Sembra di vedere un triste film per pre-adolescenti in cui la ricca della scuola si candida come rappresentante di istituto e organizza grandi feste per corrompere i possibili elettori.

Martedì se Berlusconi otterrà la fiducia morirà un nuovo pezzo di democrazia, perché mai come in questi ultimi anni la politica di palazzo si è tenuta lontana dagli interessi comuni al popolo italiano.

Martedì sarà in piazza una parte del paese che vuole un cambiamento, che vuole partecipare alla politica, ma vuole che si smetta di discutere di scandali e impunità per parlare di fondi all'istruzione, di sanità pubblica, di giustizia efficiente, di metalmeccanici.

Martedì sarà un martedì come tanti altri per molti che pensano che tutto ciò non li riguardi. Per tutti questi non posso far altro che citare De Andrè: "per quanto voi vi sentiate assolti siete per sempre coinvolti!"

Matteo
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B. mister coda di paglia

 
Dopo Berlusconi anche Fini è intervenuto a Ballarò. Nonostante Fini non sia il mio politico di riferimento (mi sono interrogato più e più volte su quanto sia serio il suo cambio di rotta improvviso), vorrei far notare la differenza di comportamento di fronte ad una domanda posta da un giornalista. E' evidente ormai che Berlusconi ne ha combinate talmente tante che ha la coda di paglia, in ogni banalissima domanda si nasconde per lui la peggiore congiura. E quel che è peggio è che è stato Berlusconi stesso a decidere all'improvviso di chiamare Ballarò, sapendo quindi benissimo che andando a parlare di rifiuti gli sarebbero state fatte domande su quell'argomento.

Il nostro paese è in mano ad una persona che ha paura di semplici domande, addita gli avversari demonizzandoli. Il 14, che egli ottenga la fiducia comprando parlamentari o non la ottenga, sarà comunque stato Presidente del Consiglio per troppo tempo.

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Tutte le notizie di Wikileaks riguardo l'Italia


In questo articolo intendo riportare le principali notizie di Wikileaks riguardo l'Italia. Perché l'articolo sia il più completo possibile ho bisogno del vostro aiuto, commentate con i link di articoli che magari mi sono sfuggiti. Le notizie sono pubblicate dalla più recente alla più vecchia.

Per condividere l'articolo nel tuo blog copia e incolla il codice di questa immagine!





Tremonti nemico numero uno
«I cablo si Wikileaks mostrano una profonda avversità statunitense verso Tremonti: "se vince lui, non avremo rinforzi in Afghanistan.»
«Ormai i nostri contatti nel Pdl lo indicano come un uomo della Lega. E il suo veto a misure populiste, sopratutto in favore del Sud, gli ha creato molti nemici nell'esecutivo.»
«La situazione attuale mostra la tensione sotterranea nel governo Berlusconi: Lega contro Pdl, nordisti contro sudisti, gli spendaccioni populisti contro il ministro delle Finanze che li tiene a secco... e l'irrequietezza su chi prenderà il potere quando Berlusconi si ritirerà dalla scena.»(Da L'Espresso del 3 marzo 2011)

Gheddafi e Berlusconi
"Italia ed Egitto condividono lo stesso pensiero. Ritengono che la Libia abbia fatto passi avanti importanti e che i due Paesi si meritino il più grande credito per aver ammorbidito Gheddafi"
Con Gheddafi «risultati concreti zero, grandie però la simpatia reciproca. Il Cavaliere ha lodato "l'esperienza" del dittatore e "le opportunità di business"»(Da L'Espresso del 3 marzo 2011)

Politica estera in mano al premier
«Il premier si occupa del "sexier portfolio", ossia "le relazioni più sexy", e scarica su Frattini la parte più noiosa.» Wikileaks mostra come «i regimi di Egitto, Libia, Tunisia fossero una questione personale di Silvio Berlusconi. Uno che abbraccia tutti i dittatori del pianeta, da Putin a Lukashenko, da Chavez ad Assad, ignorando gli avvertimenti di ministri ed alleati.»
«E i cablo di WikiLeaks mostrano quanto il nostro esecutivo sia spaccato: i ministri sempre pronti a farsi lo sgambetto, l'incapacità di trovare una posizione unica sui grandi problemi, le liti trasversali, gli scontri con Bankitalia e con il Quirinale. Da mesi l'ambasciatore David Thorne descrive a Washington il tutti contro tutti nella maggioranza, "in attesa di capire chi prenderà il potere dopo Berlusconi"»
«"Berlusconi ha riconfermato che preferisce evitare frizioni nei suoi rapporti con i leader stranieri, anche se questo gli richiede di trascurare delle verità scomode". Gli americani si interrogano sulla sua passione "per i leader molto assertivi", eufemismo per indicare i dittatori. Franco Frattini cerca sempre di mettere in ottima luce il suo capo, fornendo sintesi "buoniste" dei colloqui. Come con Hugo Chávez, il signore bolivariano del Venezuela, a cui - sostiene Frattini - "il premier ha fatto presente l'esigenza di rispettare i diritti umani e politici". Ma si capisce che l'ambasciata Usa crede poco ai resoconti del ministro, spesso tagliato fuori dai colloqui chiave.» (Da L'Espresso del 3 marzo 2011)

Gli interessi di Berlusconi in Tunisia
«Oltre alla sua amicizia con Ben Ali, gli interessi di Berlusconi in Tunisia comprendono studi cinematografici, società di distribuzione e il 50 per cento delle quote di Nessma tv che condivide con Tarak Ben Ammar". Ancora più surreale la versione ufficiale per giustificare il summit: "Secondo la stampa locale hanno firmato un accordo per produrre energia in Tunisia e portarla in Italia con un cavo sottomarino. In realtà quell'accordo è stato firmato nel luglio 2003". Una balla, per coprire chissà quali contratti privatissimi.» (Da L'Espresso del 3 marzo 2011)

Berlusconi inadatto come leader
Silvio Berlusconi è considerato «inetto, vanitoso e incapace (in originale feckless, vain, and ineffective) come leader». Inoltre è «fisicamente e politicamente debole». Le sue «frequenti lunghe nottate e l'inclinazione ai party significano che non si riposa a sufficienza» (fonte)

Frattini demoralizzato
Berlusconi “rifiuta costantemente i consigli del suo ministro degli esteri, che è demoralizzato, stanco e sempre più irrilevante, a favore invece dei suoi soci in affari, molti dei quali hanno mani e piedi nella strategia energetica della Russia” (fonte)

Rapporti con la Russia
Tutti i nostri interlocutori erano addolorati e sottolineavano quanto fossero consapevoli del fatto che i commenti di Berlusconi erano andati oltre. Tutti, in particolare i funzionari di partito, hanno di nuovo precisato che Berlusconi non ascolta i pareri dei suoi colleghi e consulenti, quando si tratta di definire il suo approccio con altri stati. Sulla Russia questa tendenza diventa estrema: Berlusconi conduce la sua personale politica estera, allo scopo di guadagnarsi il favore dei suoi interlocutori russi. E ci sono molti sospetti – anche da parte di membri del suo partito – che abbia degli interessi economici personali nel miglioramento di questi rapporti. (fonte)
I documenti «pongono in evidenza il sospetto americano che la politica russa sia nelle mani di Valdimir Putin, giudicato un politico di stampo autoritario, il cui stile machista gli consente di collegarsi perfettamente con Silvio Berlusconi». (fonte)
"La voglia del primo ministro Berlusconi di essere percepito come un importante giocatore europeo in politica estera sta portando l'Italia a sostenere gli sforzi russi di danneggiare la Nato. La corrosiva influenza di uno Stato che gli Usa considerano in mano alla mafia sta ‘minacciando la credibilità' di Berlusconi e 'sta diventando irritante per le nostre relazioni'". (fonte)
La relazione personale tra Putin e Berlusconi è un altro elemento chiave delle relazioni Italia-Russia, con Putin e la sua famiglia che fanno lunghe visite a Berlusconi nella sua residenza di famiglia in Sardegna a spese del premier, inoltre i diplomatici italiani godono di un ottimo canale per i funzionari russi. L’Italia deve smettere di cercare di moderare le politiche russe con gli Stati europei, il GOR avrebbe probabilmente bisogno di modificare i suoi calcoli politici. (fonte)

Popolo viola preoccupa Berlusconi
I nuovi media “e in particolare Facebook sul quale è stata organizzata la manifestazione nazionale ‘No Berlusconi Day’ e che continua ad ospitare pagine come ‘Kill Berlusconi’, hanno irritato il governo italiano, ma il primo ministro dice che l’evolversi dei media è fondamentale per il futuro e per preservare la libertà”.
“Berlusconi crede che ci sia bisogno di più controllo per prevenire l’uso più estremistico di Internet”. (fonte)

In aggiornamento....

Matteo Nurisso

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Follie leghiste: no alle maratone, vincono i neri!


Nuovo capitolo delle follie leghiste: il consigliere della provincia di Padova avrebbe deciso di tagliare i fondi alla maratona di Sant'Antonio. Questa la sua spiegazione:

"Non ha senso che gli enti locali continuino a finanziare una manifestazione alla quale in maggioranza partecipano atleti africani o comunque extracomunitari in mutande"

Insomma, il taglio di un finanziamento viene giustificato con del puro razzismo; ancora una volta la Lega Nord dimostra la sua matrice razzista, che ne fa un partito inadatto a governare in un paese democratico.

Matteo Nurisso

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Siamo in democrazia?


Gli studenti hanno manifestato nelle piazze di tutta Italia per impedire l'approvazione alla Camera del Ddl che riforma le università targato Gelmini. Martedì nel nostro liceo abbiamo fatto un'ora di assemblea straordinaria dove si è discusso di democrazia, libertà, politica. I discorsi fatti hanno creato in me un acceso dibattito: quanto ancora il popolo riesce ad applicare la democrazia, e soprattutto, ci è mai riuscito?

Teoricamente in una democrazia, per quanto rappresentativa come quella italiana, i politici sono nominati dal popolo per eseguire il volere dei cittadini. Perciò sembra evidente, almeno in linea teorica, che una riforma non voluta dalla maggioranza dei cittadini non debba essere approvata.
Ecco, tutto ciò in Italia non avviene, le proteste vengono liquidate come composte da soli membri dei centri sociali, si fanno battutine, provocazioni verbali. Nel frattempo la legge va avanti nel suo iter, giudicata la migliore dalla maggioranza, criticata da chi ne subirà le conseguenze.

Arriva il giorno della votazione alla Camera; proteste ovunque, in tilt le strade, chi rimane bloccato solidarizza con gli occupanti, un trionfo della partecipazione. Nonostante ciò, e ripeto nonostante ciò, la legge passa tra l'entusiasmo della maggioranza (specifichiamo maggioranza solo di governo).

Bene, la riflessione che voglio condividere è questa: alla luce del continuo menefreghismo di chi ci governa nei confronti del nostro volere, si può definire il nostro paese una democrazia?

Matteo Nurisso

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Banco Alimentare 2010


A Bussoleno (ex Dì x Dì, ora Carrefour) e a Chianocco (ex GS, ora Carrefour) sarà possibile il 27 novembre, cioè domani, partecipare al Banco Alimentare.
Troverete dei volontari vestiti con una pettorina gialla pronti a raccogliere e smistare gli acquisti che decidere di donare. Essi verranno poi inviati ai bisognosi. Siccome la distribuzione verrà effettuata in seguito è possibile accettare solo cibi a lunga conservazione, nell'immagine in alto vedete rappresentate le categorie di alimenti che verranno raccolti.

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Mafia al Nord


"Il comune di Desio viene sciolto per infiltrazioni mafiose. Un fatto storico e mai avvenuto in Lombardia. La scelta, dettata dalle ultime inchieste sulla presenza dellecosche in Brianza, ha portato alle dimissioni undici consiglieri del centrosinistra e sei della Lega Nord."

Chi è che aveva detto che la Lega Nord a differenza degli altri partiti non c'entra con la mafia al nord?

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Tg4 vergognoso sulla protesta degli studenti


Vergognoso è il solo termine che mi viene in mente ascoltando un servizio del genere. Emilio Fede sminuisce le proteste che gli studenti di tutta Italia stanno portando avanti da mesi e mesi, "sono bande", "estremismo rosso". Arriva anche ad istigare alla violenza: "il popolo civile, quale noi siamo, dovrebbe intervenire e menarli perché questi capiscono solo di essere menati.

Questi 3 minuti abbondanti di video fanno venire i brividi. L'informazione è scomparsa, resta la strenua e cieca difesa dell'indifendibile, la bugia come credo. Emilio Fede riesce persino a commentare le grida "dimissioni, dimissioni!" chiedendosi a chi si riferiscono.
Il Politecnico di Torino occupato

La bugia è riuscita, gli Italiani che si informano col Tg4 continuano ignari a pensarla come vuole Berlusconi, convinti di essere liberi.

Nel frattempo le proteste vanno avanti, questa volta si fa sul serio, è impossibile rimanere fermi davanti allo scempio della scuola pubblica. In ogni scuola sono visibili i segni della riforma e dei tagli, si va avanti a fatica. Le università restano occupate, ricercatori, insegnanti e studenti vicini nella protesta.

Matteo

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Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra?


Se lo chiedeva già Gaber in una sua celebre canzone, scherzando un po' su alcuni luoghi comuni di cultura di destra e di sinistra, che cosa sono destra e sinistra al giorno d'oggi?


Lunedì a Vieni via con me Bersani e Fini hanno provato a dare la loro definizione, hanno parlato di valori, libertà, giustizia, patriottismo, migliori condizioni di lavoro...

Purtroppo però nonostante i valori descritti fossero i migliori, condivisibili da chiunque abbia buon senso, non ce l'ho proprio fatta a prendere sul serio i due ospiti. Perché ciò che viene detto a parole troppo spesso non si rispecchia nei fatti. E' ora di far corrispondere ai discorsi le azioni, per dirla alla Bersani, di "rimboccarsi le maniche".

Presto inizierà una nuova campagna elettorale; siamo stufi di sentire candidati che si insultano e si rinfacciano scandali, che si parli di idee, che si presentino delle coalizioni serie e forti, non traballanti e lacerate da conflitti interni. Bisogna convincere chi da tempo ha smesso di votare a tornare alle urne, per fare ciò bisogna infondere nuova speranza negli italiani.

Se tutto ciò accadrà ci sarà una seria possibilità di uscire dall'incubo del Berlusconismo, di respirare una ventata di nuova politica. Se ciò non accadrà, chiunque vinca l'aria rimarrà viziata e irrespirabile.

Matteo Nurisso

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Pensieri in musica volume 19


Ritorna dopo un sacco di tempo la rubrica musicale Pensieri in Musica. La canzone di oggi è "Rappresaglia" dei 99 Posse.

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Riflessioni sull'immigrazione


Sto seguendo la puntata di Annozero di stasera. Mi ha fatto impressione vedere la polizia caricare chi cercava di raggiungere o capire cosa stava succedendo alla gru dove alcuni immigrati sono saliti per difendere i propri diritti.
Gente che vuole lavorare, non è venuta in Italia per delinquere. Poiché la nostra Repubblica è fondata sul lavoro, questo è un importante valore. Regolarizzare i clandestini può essere un grande vantaggio per lo Stato: si tratta di gente che passerebbe dal lavorare in nero al pagare le tasse.

Sono convinto che ci siano immigrati delinquenti così come Italiani delinquenti. Il problema è che lasciarli clandestini, non permettere loro di avere un lavoro regolare li costringe a cercare metodi alternativi per vivere, quanti sono così forti da anteporre l'onestà alla propria sopravvivenza?

Bisogna capire che non saranno le leggi Bossi-Fini o simili a fermare l'immigrazione, né fermare l'immigrazione a tutti i costi deve essere un valore fondamentale. Piuttosto dovrebbe essere primario riuscire a regolarizzare veramente chi in Italia viene per lavorare e vivere una vita onesta e concentrarsi sul rimpatrio di chi in Italia delinque. Il tutto naturalmente, e purtroppo non è così evidente, deve avvenire nel rispetto dei diritti dell'uomo.

Forse così l'immigrato riuscirebbe ad essere appieno una risorsa per il Paese e potrebbe iniziare veramente l'integrazione, senza la demonizzazione di esso.

Matteo Nurisso

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Vado via con loro


Oggi pomeriggio ho guardato sul sito Rai la prima puntata di Vieni via con me. Scrivo questo post perché l'ho trovato un ottimo programma, una boccata d'aria nel palinsesto Rai.

Al di là di quanto share possa fare un programma del genere (e a quanto pare ne fa tanto) ho provato di nuovo quell'emozione che avevo provato con Rai per una notte, quella sensazione di avere la possibilità di fare qualcosa di concreto per cambiare le cose, perché se si critica tanto cosa accade in Italia, non è per fare gli anti-italiani, ma perché si ha a cuore il Paese.

Programmi come questo sono considerati pericolosi dall'egemonia Berlusconiana perché in grado di ridare coraggio alla gente, quella voglia di partecipare che sconfiggerà questo modo di fare politica attraverso false promesse.

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Travaglio - I ratti che scappano dalla nave

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Volpe Astuta resiste!



La base Volpe Astuta

Immaginate un luogo di ritrovo, di confronto. Immaginate che parecchia gente, chi del luogo, chi di passaggio si impegni per migliorare questo luogo. Immaginate il sudore, la fatica, la soddisfazione di vedere questo luogo crescere, di farne in qualche modo parte.

Immaginate tutto questo e poi provate ad immaginare come ci si possa sentire quando in un luogo simile, in un bene confiscato alla mafia e gestito dall'Agesci, avviene un furto. Immaginate che non sia la prima volta. Momenti di lavoro, sacrifici distrutti in una nottata da furfantelli.

Il buco nel muro della base

Un buco nel muro che porta con se pesanti domande, perché quel gesto? E tristi risposte; la mafia non è sconfitta come si vuol far credere, esiste ed è una questione da risolvere. Questa base è un simbolo di ciò che è l'impegno contro la mafia; sostituire il putridume di ciò che appartiene alla mafia con lo splendore di ciò che una comunità civile ed onesta crea. Ecco perché il buco ed il furto non hanno fermato la base; ecco perché il muro è già riparato e si è pronti a ripartire. Perché in tutta Italia ci sono tante piccole realtà di persone che nel quotidiano continuano a resistere, a portare avanti la propria causa. Ed è da qua che bisogna ripartire per un nuovo futuro.

La base riparata
Matteo

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Bussoleno: No Tav o Come Tav?


Sembra di essere degli anarco-insurrezionalisti, dei pazzi ad opporsi al Tav. Alla fine, dopo che se lo sente dire tante volte, uno finisce per crederci. Come si fa a essere contro il progresso, contro una fonte di lavoro e di guadagno? Semplice, perché il Tav non è tutto questo. Ecco perché la notizia che Bussoleno partecipa ad un tavolo sul come fare il Tav è preoccupante. Perché che esso sia un tavolo dell'osservatorio o no si tratta di discutere di come danneggiare la valle e il paese, non se danneggiarlo o no.

Bussoleno sarebbe entrato per evitare il deposito dello smarino nel territorio comunale. Ma una volta spostato da Bussoleno dove finirà? E' un comportamento infantile cercare di scaricare il barile sugli altri comuni, cercare di tirare l'acqua al proprio mulino essendo disposti a scaricare merda (e scusate il termine) sugli altri.

Ecco perché a mio avviso Bussoleno dovrebbe evitare di partecipare a tavoli per decidere come fare il Tav e debba continuare nel lavoro di collaborazione con i comitati della valle per coordinare l'azione di sindaci No Tav e popolazione. Si auspica insomma che la vicinanza al Pd, favorevole al Tav, non danneggi le buone intenzioni di Bussoleno.

Matteo Nurisso

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Bussoleno nell'osservatorio Tav


Bussoleno è entrato in un tavolo dell'osservatorio relativo allo smaltimento dello smarino. Ieri sera in sala consiliare il gruppo Bussoleno Provaci ha indetto un'assemblea pubblica per discutere questa decisione inaspettata.

Inaspettata perché solo qualche tempo prima Bussoleno in Consiglio Comunale aveva emesso una delibera che giudicava in modo negativo il lavoro dell'osservatorio, assieme agli altri 23 comuni della Valle che hanno poi partecipato alla marcia No Tav del 9 ottobre.

L'entrata nell'osservatorio di un comune che si era dichiarato No Tav rischia ora di rompere il fronte dei sindaci, che per evitare ripercussioni nel proprio comune entreranno uno a uno, vanificando il lavoro fin'ora fatto e riscoprendo l'inutilità dell'osservatorio.

Incredibile ed inaspettata è anche la lettera di solidarietà del Pd al sindaco di Bussoleno. "Prima le liste di proscrizione invocate da Perino contro i ‘collaborazionisti’, poi le minacce agli imprenditori, ora tocca al Sindaco Allasio. In Valle di Susa c’è chi vuole alimentare un clima di paura ed intolleranza arrivando a parlare di “continuità” tra la lotta No Tav e la lotta contro il nazifascismo."
A tale proposito è utile spiegare la differenza tra minacce e pressioni popolari. Le prime sono tipiche di ambienti malavitosi e pertanto da condannare, le seconde esprimono l'interesse di una comunità a vedere rispettata la propria volontà, nel caso chi democraticamente eletto si sia scordato il suo compito.

Mercoledì 3 novembre Bussoleno parteciperà con un tecnico ad un nuovo tavolo, è interesse di chiunque sia contrario al Tav fare pressione (e non minacciare attenzione) perché non si partecipi a questa riunione e la giunta spieghi il perché di questa decisione. Inoltre giovedì 4 ci sarà un consiglio comunale nel quale il principale argomento sarà questo. Siete tutti invitati a partecipare.

Matteo Nurisso

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Follie leghiste: ritorno ai forni crematori


Era il 2003 ed il sindaco di Treviso Gobbo disse queste parole:

"L'immigrato non è un mio fratello, ha un colore della pelle diverso. Mi chiedete cose ce ne facciamo degli immigrati che sono rimasti in strada dopo gli sgomberi? Purtroppo il forno crematorio di Santa Bona non è ancora pronto."

Questo è un esponente della Lega, la quale sembra faticare ancora un po' a stare nei panni di partito basato sulla democrazia.

Matteo

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Cronache di una scuola in picchiata


4 giorni fa il Politecnico di Torino è stato occupato dagli studenti. La situazione della scuola, soprattutto a livello universitario, è sempre più critica. Persino nella mia scuola, che considero una scuola superiore di alto livello, iniziano a sorgere i primi grandi problemi.

Per la prima volta non si tratta di portare la risma di carta da casa, ma comprare un registratore per poter fare lezioni di francese e inglese.
Si tratta di scoprire da un giorno all'altro che si farà un'ora di scuola in più ogni giorno, probabilmente un pomeriggio.
Si tratta di scoprire che i professori non organizzeranno più viaggi d'istruzione, non sono più pagati per farlo e la scuola non riceve più i soldi per aiutare le famiglie a reddito basso a partecipare alle gite.
Si tratta di scoprire che i professori non copriranno più le ore di assenza degli altri professori.

Si tratta di scoprire che la scuola è nettamente peggiorata, e se ne sta rendendo conto anche chi questa riforma l'ha difesa a spada tratta.

Matteo

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Annozero: puntata del 14 ottobre


23.29 Bersani batte il tempo col piedi, il giornalista del Giornale è impietrito. Cala il sipario, Annozero è finito. Arrivederci a giovedì, ma quale?

23.26 Un lungo omaggio a Giorgio Gaber. Mitiche le risate di Travaglio. E sentire Gaber cantato in Rai è un'emozione particolare.

23.25 Arriva Vauro! Ed è senza contratto, e pure querelato da Masi. Oltre al danno la beffa.

23.15 Da Twitter critiche a Bersani: "Bersani è irriconoscibile: manca la valigia con i volantini per il porta a porta. E si tiri su le maniche", "Bersani: "Berlusconi non è eterno". Speriamo che Dio si candidi alle primarie del centro sinistra!" e ancora "Bersani vuole cambiare il simbolo del partito. Vuole piazzarci una bella piadina romagnola, per smorzare i toni."

23.14 Il video del corsivo di Marco Travaglio

23.07 Il video dell'intervista al sindacalista Fiom

23.05 Una simpatica descrizione di Travaglio da Twitter: "Travaglio è un archivio, un faldone corposo, una fascicolo enorme inserito su per il culo di Berlusconi". In effetti l'impressione che quest'ultimo deve avere è proprio questa.

23.02 Grandioso l'intervento di Travaglio, tra poco il video. E nella pubblicità scopriamo la nascita di un nuovo programma, Articolotre. Venerdì alle 21.00 su Rai3

22.46 La lettera di Santoro al Cda Rai

22.45 Ecco che su Twitter vengono proposti metodi alternativi: "Io sono d'accordo con la comunicazione alternativa: mi vanno benissimo le uova! Facciamo un frittata-party ...con Silvio"

22.40 via FriendFeed: "Quando parlano gli operai esprimono concetti comprensibili, quando lo fanno i politici è difficile capire quello che dicono"

22.36 Non si può citare Pomigliano come esempio del lavoro dei sindacati. E' una vergogna, una disfatta per qualsiasi sindacato, non un motivo di vanto.

22.35 Ecco il video di TgZero

22.34 Se tiri due uova sei un terrorista, se hai rapporti con la mafia sei al Governo. Che tristezza.

22.33 via Twitter: "Altro che uova avrei tirato io. Troppo gentili sono stati."

22.32 Si parla del contratto firmato solo da Cisl e Uil. Io continuo a chiedermi come sia democraticamente possibile.

22.31 via Twitter: "I giornalisti fanno le domande e i politici rispondono!" Esattamente come ha fatto Berlusconi con le dieci domande di Repubblica.

22.27 via Twitter: "Le uniche cose sensate le dicono le (ex) operaie della Omsa." In effetti chiedono solo di lavorare, manco volessero evitare i processi

22.18 Anche Carlo Trecce del Fatto Quotidiano sta seguendo la puntata di Annozero e ci aggiorna tramite sms.

22.15 Il Giornale era stato "agnostico" nei confronti della Marcegaglia. Una definizione alquanto particolare.

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La Valle c'è, bella e numerosa


Sabato 9 ottobre 70.000 pericolosissimi Valsusini hanno deciso di scendere in strada a manifestare, 20.000 secondo la questura. Anche il Tg3 non ha potuto tacere sulla manifestazione che ha sancito la riappacificazione definitiva tra popolazione e sindaci; all'inizio del corteo hanno infatti sfilato per la prima volta i gonfaloni dei comuni della valle e dietro uno striscione il ritorno dei sindaci con tanto di fascia tricolore. Hanno partecipato alla manifestazione anche gli agricoltori Coldiretti Valsusini, con una colonna di 20 trattori, perché se il Tav è una minaccia per l'economia di tutto il paese è anche un grave rischio per l'ambiente della Valle, come ammesso dagli stessi tecnici nel progetto preliminare.

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8 ottobre - studenti in piazza


Domani 8 ottobre gli studenti italiani scenderanno in piazza per ribadire la propria contrarietà al lavoro finora svolto dai Ministri Gelmini e Tremonti nei confronti della scuola pubblica. Le manifestazioni avverranno nelle principali città d'Italia. Ecco la lista completa delle città, completa di luogo di ritrovo e partenza. (Fonte)

Aosta – Piazza Chnoux ore 9.00
Bolzano – P.zza Municipio ore 15.00 flash mobRovereto – P.zza loreto ore 15.30 flash mob
Treviso – P.zza stazione ore 8.00Verona – Stazine Porta Nuova ore 8.30
Venezia – Stazione Santa Lucia ore 9.00Vicenza – Piazzale stazione ore 9.00
Belluno – Piazza stazione ore 8.30Padova – Piazzale delle erbe ore 9.00
Rovigo – partenza dalla stazione ore 8.00 per corteo a Padova
Milano – largo Cairoli ore 9.00Brescia – Piazza Garibaldi ore 9.00
Como – in via di definizione
Torino – Piazza Alberello ore 9.00
Reggio Emilia – davanti Ludovico Ariosto ore 8.30Modena – Piazza S. Agostino ore 9.00
Bologna – Piazza XX settembre ore 9.30Ravenna – P.zza del Popolo ore 9.00
Forlì – Piazzale della Vittoria ore 8.00
Parma – volantinaggio davanti tutte le scuole
Imola – partenza ore 8.00 per Bologna
San Benedetto del Tronto (Ap) – partenza Liceo scientifico ore 9.00
Fano – da definire
Pesaro – da definire
Urbino – da definireAncona – da definire
Perugia – Piazza IV Novembre ore 9.00
Terni – volantinaggio in piazza
Roma – Piramide (fermata metro B) ore 9.00
Sora (Frosinone) – stazione ferroviaria ore 8.00
Rieti – P.zza Cavour ore 9.00
Grosseto – P.zza San francesco ore 8.00
Firenze – P.zza San Marco ore 9.00
Carrara – da definire
Lucca - Presidio
Potenza – Piazzale Istria (stazione S. Maria)
Siniscola (Nu) – Via Pietro Micca ore 8.30
Barletta- da definire
Trinitapoli- da definire
Trani- da definire
Maglie- da definire
Margherita di savoia- da definire
Palermo – Piazza Politeama ore 9.00
Caltanissetta – Via Nino Martoglio (liceo scientifico Volta) ore 9.00
Vittoria (Rg) – piazza stazione (fine villa comunale) ore 8.30
Rosolini (Sr) – piazzale liceo scientifico (fine piazza Giovanni Paolo II) ore 9.00
Lentini (Sr) – piazzale del Polivalente ore 9.30
Catania – P.zza Roma ore 9.00
Messina – P.zza Antonello ore 9.00Agrigento - da definire

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Mi drogo, bestemmio, picchio i bambini e non ti cago.


Lui: Mi drogo, bestemmio, picchio i bambini e non ti cago.
Lei: Ti amo !
Lui: Mi faccio il culo quattordici ore di seguito per mantenerti e ti cago.
Lei: Ti lascio per un tossicomane che non fa un cazzo tutto il giorno, che bestemmia e picchia i bambini.

Questo video, insieme agli altri delle ultime uscite di berlusconi (sui giudici ad esempio) mi ha fatto riflettere. Le reazioni sono state molto calme e caute, soprattutto da parte di chi nella politica inserisce il proprio credo, coloro che sono pronti a lottare contro chi vuole abortire, ma zitti quando si tratta di un politico che se ne frega del 2° comandamento.

Addirittura Monsignor Fisichella sostiene che "bisogna sempre in questi momenti saper contestualizzare [...] in Italia dobbiamo essere capaci di non creare delle burrasche ogni giorno per strumentalizzare situazioni politiche che hanno già un loro valore piuttosto delicato". Insomma, è possibile bestemmiare, basta contestualizzare.

E' proprio come nella canzone di Elio e le Storie Tese "Cara ti amo" citata all'inizio dell'articolo, la maggior parte degli Italiani tra un premier serio e capace di guidare il paese e un comico indagato hanno scelto il secondo e non sembrano dispiacersene neanche un po'.

Matteo

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Beni confiscati abbandonati (Lecco) pt.2

Continua la storia del bene confiscato a Lecco di cui avevamo parlato la settimana scorsa. Dopo aver condiviso su Oknotizie il post ho ricevuto una risposta che riporta le risposte della regione e del comune di fronte a questo problema. Siccome la storia aveva interessato molte persone riporto qua i testi delle due risposte.

Buongiorno Paola, la ringrazio molto per la segnalazione, che ho girato ai rappresentanti IDV nel Comune di Lecco. Verificherò se sia possibile intervenire anche a livello regionale ma temo non sia così facile (questione di competenze...) Le sarei grato se volesse continuare ad inviarmi le sue segnalazioni: il contatto diretto è indispensabile se si vuol dare un senso all'attività politica! Un saluto cordiale, a presto

Gabriele Sola consigliere regionale IdV Lombardia

Gent.ma Sig.ra Paola

Ho ricevuto la sua segnalazione dal consigliere regionale Gabriele Sola in merito alle foto sul bene sequestrato alla malavita organizzata e ubicato a Lecco. La vicenda è un po diversa da come purtroppo viene descritta sul portale web e anche su molti organi di stampa. Non nego comunque lo stato di decadenza in cui versa l'immobile (che del resto è sotto gli occhi di chiunque passi da quella strada!). Una nuova amministrazione di centro sinistra si è insediata a Lecco ad aprile di quest'anno. Questo è una tra le tantissime cose ricevute in "regalo" da 16 anni di Leghismo. Questo è il risultato di chi per 16 anni non ha mai purtroppo voluto metter mano al problema . E' da maggio che stiamo cercando, non senza difficoltà, di districare questo ginepraio. Però queste azioni e la loro pubblicità inopportuna in termini di tempistica fatte da qui Lecco Libera, movimento giovanile di protesta, se da un lato hanno il merito di mantenere i riflettori accesi sulla faccenda, dall'altro ci rallentano di molto come amministrazione nelle possibili soluzioni al problema. Le rallentano perchè vanno a tirare delle "badilate" su quella serie di risoluzioni che si stanno costruendo tra noi ente locale, associazione Libera, la Prefettura, le Banche che sono titolari delle ipoteche sui beni ricevuti. La normativa nazionale su casi analighi è infatti purtroppo un po complessa. Penso sarebbe opportuno parlare a cose fatte, presentando il problema/i che ci sono stati e le risoluzioni che si sono trovate (servendo così magari anche a livello regionale per situazioni analoghe). Ritengo che così si debba intendere quella differenza tra la protesta pura e dura (sicuramente necessaria a risvegliare le coscienze), e la protesta dura e pura ma successivamente concretizzata con soluzioni e proposte alternative, ottica in cui lavora e agisce l'Italia dei Valori differenziandosi così dai movimenti di protesta.

Un cordiale saluto

Ivan Donato Assessore Comune di Lecco

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Serata informativa Tav 28/09


Martedì sera si è tenuta al Salone Polivalente di Bussoleno una serata informativa circa il nuovo progetto Tav presentato da Ltf il 10 agosto. Alla serata erano presenti i sindaci di Bruzolo, Bussoleno, Chianocco, Mattie e San Giorio e 3 esperti: Enzo Merini, vicesindaco di Vaie, Gabriella Soffredini, consigliere di Bussoleno e Roberto Vela, membro della Commissione Tecnica. La serata è stata introdotta da Sandro Plano, presidente della Comunità Montana, che ha voluto precisare come tutti i dati siano stati presi dal progetto Ltf, garantendo un'informazione imparziale.

Motivi del No
Sandro Plano nel suo discorso ha sottolineato alcuni aspetti critici che lo rendono contrario al Tav.
  1. La linea storica è sottoutilizzata
  2. Non vi è una reale necessità per il numero di merci o persone che ne usufruirebbero
    Un esempio è la linea alta velocità Torino/Milano. Ad oggi sulla linea passano 16 treni ogni giorno, ma la previsione è di portarli a 70 nel 2012. Peccato che non vi sia richiesta.
  3. Le priorità che lo stato dovrebbe avere sono altre (scuola, trasporti locali ...)
  4. Questo nuovo progetto presenta criticità notevoli
Dati tecnici
Grazie alle spiegazioni dei tecnici è stato possibile commentare alcuni dati riguardanti i cantieri.
  • Espropri: a Susa interesseranno 530.000 mq + 109.000 mq temporanei e risulta essere il paese più colpito. In tutta la valle i mq da espropriare sono 1.703.246. E' stato anche fatto notare come in molti casi i terreni espropriati temporaneamente non siano stati poi ridati.
  • Demolizioni: sebbene le case segnate sulle cartine come costruzioni da abbattere si aggirino attorno alla decina leggendo il documento si scopre che tutti gli edifici che si troveranno a meno di 30 metri dai binari saranno da abbattere, aumentando di molto il numero di abitazioni che andranno distrutte.
  • Utilizzo dell'acqua: l'utilizzo d'acqua per il cantiere della stazione internazionale di Susa è stato stimato nei progetti in circa 3.660.000 l/giorno. Inoltre a queste cifre è da aggiungere l'acqua di drenaggio delle gallerie che, hanno spiegato i tecnici, non sarà una perdita d'acqua temporanea, ma permanente. L'acqua persa a causa del drenaggio si aggira attorno ai 500/1200 l/s per la tratta italiana.
  • Personale: è stato calcolato nei progetti che i cantieri richiederanno il lavoro di circa 1100 persone.
  • Tir: un altro dato importante è quello del numero di Tir che ogni giorno attraverseranno la valle. In media nei 7 anni previsti per il cantiere passeranno oltre 500 Tir ogni giorno.
  • Materiali: circa 10.000.000 di tonnellate di materiale non possono essere riutilizzati nel progetto. Di questi circa 5.600.000 t sono commerciabili e 189.000 t sono rifiuti pericolosi che vanno smaltiti quindi con particolari procedure. Progetti simili al Tav hanno dimostrato come il materiale dichiarato commerciabile sia in realtà molto difficile da vendere avendo poca richiesta di mercato.
  • Viabilità: durante la realizzazione del Tav e della stazione internazionale di Susa sarà necessario deviare le due strade statali, l'autostrada e sopraelevare la ferrovia storica, con notevoli disagi per i valligiani.
Criticità
Una seconda parte della serata è stata dedicata ad analizzare alcuni ambiti nel quale il Tav può essere un rischio. Nello stesso progetto Ltf sono stati inclusi tutti e 24 i paesi della valle come paesi che potrebbero avere delle ripercussioni dopo e durante la costruzione del Tav.
  • Acque: 3 sorgenti sono state segnalate a rischio, in tutto quelle a rischio medio/basso sono una ventina. Vale la pena di ricordare che a rischio medio/basso non significa che siano tutte fuori pericolo.
  • Atmosfera: la dispersione di polveri nell'aria sarà sicuramente un rischio per la salute di chi abita in valle. Inoltre potrebbero avvenire dispersioni di amianto.
  • Malattie: proprio a causa di una maggiore esposizione è stato calcolato un aumento dei casi di asbestosi e malattie dovute al PM10 pari al 10%.
  • Ambiente: oltre ai rischi di scavare un tunnel nel cui punto di minor spessore la terra misura pochi metri bisogna calcolare l'impatto ambientali di opere secondarie. Per il trasporto del materiale verrà costruita la teleferica del Moncenisio. Lunga 9 km richiederà il disboscamento di una zona attorno ad essa di 45 m (45 * 9000 = 405.000 mq) aprendo una ferita lungo la montagna.
  • Rumore: la lavorazione avverrà 24 ore su 24 perciò il problema della riduzione del rumore è un problema concreto. Sono stimati circa 25 dB di rumore.
  • Vibrazioni: oltre al rumore anche le vibrazioni possono produrre danni, soprattutto alle costruzioni.
Conclusioni
Il progetto Ltf contiene ancora molti punti poco chiari oltre a rappresentare il progetto di un'opera faraonica e per di più inutile. Il tempo minimo previsto per la conclusione dei lavori è di circa 7 anni, ma sfido chiunque a resistere 7 o più anni nelle condizioni descritte nell'articolo.
Dall'analisi delle criticità si nota come tutta la valle venga interessata da un progetto che fa del suo vanto quello di non creare problemi interrando la maggior parte della linea.
La lotta per impedire la costruzione è ancora lunga, ma certamente da oggi lottiamo informati sugli ultimi progetti e consapevoli dell'inutilità dell'opera a cui ci contrapponiamo.

Matteo Nurisso

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I migliori articoli di settembre 2010



Ecco i migliori articoli di settembre!

  1. Una storia di beni confiscati alla mafia in stato di abbandono. Accade a Lecco.
  2. I video dell'intervista a Travaglio fatta da Luttazzi.
  3. Le sabbie mobili di Berlusconi - il Passaparola di Travaglio.
  4. Cronaca di un viaggio in Sicilia alla scoperta della lotta alla mafia.
  5. Le continue promesse del governo riguardo il ponte di Messina. L'articolo è vecchio, ma il problema rimane attuale.

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Futuro e Libertà. Lo saranno sul serio?

Qualche giorno fa è stato pubblicato in internet il video-messaggio di Fini, in difesa della sua posizione nella vicenda ormai trita e ritrita scoperta dal Giornale e Libero. E chissenefrega! Si tratta di una storia privata, che non include nessun reato penale e tirata fuori ad arte dai giornali di B usando il famoso metodo Boffo. Fini attende come noi la verità e ha già dichiarato che è pronto a dimettersi.

Piuttosto quello che mi interesserebbe capire e se questo Futuro e Libertà ha le capacità di diventare qualcosa di nuovo, perché fino ad ora nei fatti non mi è sembrato poi così tanto diverso dal rinnegato Pdl. No, perché non sarà il mio caso, ma non sarebbe ora di dare agli elettori di destra la possibilità di votare un partito che non faccia cagare?  Sarebbe carino per esempio se il nuovo gruppo sbattese la porta in faccia a Berlusconi, gli desse il benservito e non temporeggiasse in attesa di avere voti in più. Probabilmente ne otterrebbe di più reagendo adesso.

Già, un po' troppi verbi al condizionale, difficile che tutto ciò succeda.

Matteo

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Beni confiscati abbandonati (Lecco)

Una foto del degrado del bene confiscato
Fotografare il degrado di un bene confiscato alla mafia e mai sfruttato dall'amministrazione pubblica potrebbe diventare un reato.
Un membro dell'associazione "Qui Lecco Libera" è infatti indagato per essere entrato nel bene confiscato (la pizzeria Wall Street, confiscata nel 1996 ai Trovato) ed avere scattato delle foto per documentare il totale stato di abbandono del bene.

Il bene, assegnato al Comune di Lecco, non è mai stato sfruttato, una vera sconfitta per l'antimafia. Infatti ogni terreno sottratto alla mafia e riutilizzato con successo è un colpo basso per essa, una dimostrazione che è possibile esistere anche senza mafia.

Il gesto di questo ragazzo è comunque molto utile, facciamo girare le foto del bene, così che sotto pressione il Comune decida di trovare un'utilità a questo bene.

Le foto del bene

Matteo Nurisso

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Tricolore, Sole delle Alpi o Stella Alpina

In questi giorni di fine estate impazzano sui giornali le polemiche (pienamente giustificate!) da parte di coloro che non apprezzano l’arroganza dimostrata dalla compagine leghista di governo circa la lenta e progressiva eliminazione del tricolore.

Come in tutte le polemiche le prese di posizione nette per una ragione piuttosto che per un’altra non sono mai né piacevoli né corrette. Provo a immaginare che anche tra i cittadini di Adro intimamente leghisti e con un DNA padano DOC vi sia anche chi in buona fede crede veramente che il “sole delle Alpi” imposto in ogni angolo della scuola possa essere solo una trasposizione della cultura e delle tradizioni locali. Provo a pensare come questi fieri eredi di Guido da Giussano vogliano ora salvaguardare con orgoglio il proprio territorio marcandone i confini con simboli celtici, ma si ricordano di cosa accadeva non più tardi di mezzo secolo fa quando le loro ariane stirpi lasciavano le natie contrade per cercare lavoro. Spesso in condizioni di disagio, certamente con dignità e fatica, i bresciani, i bergamaschi, più in generale i veneti, hanno provato la durezza e talvolta l’umiliazione dell’emigrante.
Nessuno ha chiesto loro di fornire impronte digitali per un censimento dell’etnia né ha negato un pezzo di pane dove le famiglie non erano in grado di provvedere pienamente al vitto dei propri figli. Ma lo saprà il sindaco Lancini che il suo casato, in una ricerca fatta sul sito www.gens.labo.net, risulta diffuso anche in Molise, Lazio, Puglia e addirittura in Calabria?

Sono nato in Piemonte da famiglie locali le cui origini si perdono oltre la memoria dei nonni ma pur conscio di un’eredità naturale derivante dal territorio, sono convintamente italiano. Ho giurato per due volte fedeltà alla Repubblica prima come soldato di leva, successivamente per il mio lavoro e sicuramente l’unico marchio che non desidero è di essere considerato padano. Come appartenente ad una comunità alpina delle valli occidentali delle Alpi, fatico a riconoscermi nell’imposizione di una padania che esiste solo nel vagheggiare romantico o nel capriccio arrogante di qualche illustre politico della pianura del Po.

Questi orgogliosi padani non conoscono troppo la storia e sono forse ancora dediti alla trasmissione orale tipica delle veglie contadine. Se provassero a leggere anche solo qualche sussidiario della scuola elementare, prenderebbero atto che la propria contestata autonomia, è stata sempre soggetta a dominazioni straniere (spagnoli, austriaci, ...) fino a quando la libertà di potersi autogestire è stata loro ottenuta anche col sangue di altri italiani in nome di un’unità nazionale che oggi si vorrebbe negare. In Veneto ci si premura di garantire la sacralità del Piave salvo poi eliminare il tricolore dalle divise della Protezione Civile.

Purtroppo questi eccessi locali passano con troppa facilità nell’indifferenza generale senza che sorgano i dubbi di come questa deriva secessionista ponga i presupposti per il degenerare di futuri scontri a livello nazionale.
Le forze di polizia ormai succubi di tali comportamenti, arrivano a fermare ed individuare due cittadini italiani, la cui colpa è di aver provocatoriamente sventolano un tricolore a Venezia durante la festa di un partito politico xenofobo e secessionista.

Non esiste modo di svelenire questo clima disinnescando la mina padana se non isolando questi fanatici, non nell’indifferenza ma con una convinta battaglia di idee su un terreno a loro sfavorevole quello della cultura democratica salvaguardando e proteggendo le istutuzioni.

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Nasce un nuovo presidio No Tav a Vaie


Il popolo No Tav si sta rimettendo in moto per essere pronto e attivo in vista delle prossime trivellazioni, per un ennesimo cambiamento di un progetto che non ha mai avuto un senso.

Dopo la pubblicazione di una mappa contenente tutti i luoghi in cui dovranno avvenire i sondaggi ecco la nascita di un nuovo presidio situato a Vaie nel terreno in cui dovrebbe avvenire il sondaggio S85.

La valle ha ripreso ad agire, dopo la marcia dell'11 che ha visto la partecipazione di 6.000 persone è già in calendario una nuova manifestazione per il 25 settembre.

Matteo

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Scuola 2010: impressioni d'utilizzo

Un altro inizia per noi "poveri" studenti liceali. Sembra quasi un ripetersi dire che ogni anno parte un po' più incerto, un po' più nel caos. Se da un lato le piccole realtà locali permettono dei veri e propri miracoli dall'altro il Governo non sembra impegnarsi per lo stesso obiettivo.

Chiariamoci, il poveri iniziale è tra virgolette per un motivo: trovo che l'andare a scuola sia uno strumento eccezionale per permettere ai giovani di imparare e scegliere cosa fare della loro vita, ma in questo ultimo decennio non si sta andando in questa direzione.

I tagli alla scuola iniziano a farsi sentire visibilmente, non bastano più le risme portate dai genitori perché non ci sono i soldi per le fotocopie, quest'anno apprendiamo che la provincia non riesce più a dare i contributi agli studenti che non hanno un reddito abbastanza alto da non potersi permettere la gita. Gita che in molti istituti non si farà neanche più perché i professori non vengono più pagati per accompagnare gli alunni. Sono tante piccole cose che unite alle novità 2010 targate Gelmini rischiano di portare ulteriore caos.

I nuovi licei prevedono ore da 60 minuti, mentre quelli precedenti avevano moduli da 50 minuti, come conciliare le due cose?? Da noi non è ancora iniziato l'orario definitivo, ma mi immagino il caos se non si metteranno due campanelle diverse; gente che scambia la campanella per un'altra e casino nei cambi d'ora quando le altre classi stanno invece facendo lezione. Tutto ciò senza commentare gli orari dei nuovi licei: meno ore e meno materie, alla faccia dell'istruzione!

Matteo

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Cartina dei sondaggi Tav 2010


Grazie al blog La Valle che Resiste, da sempre impegnato ad informare riguardo la lotta No Tav, è disponibile una cartina dettagliata dei 20 luoghi in cui dovranno essere effettuati i sondaggi 2010.
La cartina è liberamente scaricabile a questo indirizzo e contiene oltre alla cartina anche informazioni utili riguardo il sondaggio come la proprietà del terreno, il comune di appartenenza ecc...

Teniamola tutti a portata di mano e No Tav!

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Grandi parole: Luttazzi intervista Travaglio

Oggi mi sono guardato tutti e tre i video della famosa intervista di Luttazzi a Travaglio, in cui si parla della provenienza dei soldi di Berlusconi. Tutti i problemi sono ancora attualissimi, i misteri restano irrisolti e nel frattempo la carriera di Berlusconi è esplosa. Impressionante.





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Buono a parole, ma Fini cambierà qualcosa?


Fini oggi ha detto che il Pdl non c’è più. Ho letto velocemente le notizie in internet perché sono in Francia e ho poco tempo per connettermi, ma il discorso di Fini sembra di essere un discorso di quelli importanti, una vera e propria svolta. Peccato che se nelle parole l’atteggiamento di Fini è cambiato nei fatti non è cambiato praticamente nulla.

Si parla di giustizia, ma si è d’accordo per lavorare sul processo breve.
Si parla di stop alle leggi ad personam, ma si è pronti a trattare per il lodo Alfano.
Si parla di integrazione e di una politica nei confronti dell’immigrazione diversa, ma poi si sta in maggioranza con la Lega.

Insomma, si parla tanto, ma in realtà cambierà qualcosa? Alle prossime elezioni, vicine o lontane che siano, Fini potrà dire di essersi opposto al premier o no, a seconda della soluzione più vantaggiosa e il Pd come al solito avrà solo il ruolo di spettatore.

Matteo

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In Sicilia per scoprirne la bellezza e crescere un po'


Mi sono imbarcato sull’aereo senza sapere bene quali esperienze avrei vissuto nel mio viaggio in Sicilia. L’idea era di ripercorrere le orme di chi ha combattuto con tutte le sue armi contro la mafia e la mentalità che da essa deriva, di lasciare il mondo metaforicamente un po’ migliore di come lo si era trovato. Con queste idee sono partito da Torino ed al mio arrivo ho trovato una regione particolare.

Siamo stati accolti da un gruppo di scout di Cinisi con grande gioia, ci hanno dissetati (mamma mia ragazzi che impresa trovare un po’ d’acqua fresca!), introdotti in questa regione che ha due lati molto diversi tra di loro. Da un lato c’è la criminalità organizzata, la mafia, che punta ai suoi interessi, spesso con il benestare dello stato che avrebbe il compito di sgominarla e dall’altro vi è un gruppo di persone con ideali forti e giusti, che forse un po’ per caso, talvolta per opportunismo, ma più spesso semplicemente per coerenza e ribrezzo si oppongono a questa mentalità.

A Cinisi abbiamo visitato la Casa-memoria in ricordo di Peppino Impastato, una di quelle persone che aveva deciso liberamente di mettere a repentaglio la propria vita per denunciare gli intrallazzi della mafia locale. In quella casa si respira l’aria della resistenza, non di quella partigiana, ma di quella spontanea in ogni uomo onesto, quella che permette al giorno d’oggi d’indignarsi ancora per l’ennesimo scandalo di uomini di potere ed il totale disinteresse dei politici per il popolo. Quella che probabilmente oggi rappresenta l’unica speranza di uscire una volta per tutte da questo circolo di politica spazzatura e politici vecchi, bigotti e in malafede.

Dopo Cinisi è stata la volta di Palermo, dove dopo una visita della città abbiamo raggiunto la base Volpe Astuta, un bene sequestrato alla mafia e tuttora gestito dall’Agesci. Questo forse è divenuto il mio personale simbolo di lotta concreta alla mafia: toglierle ciò che rende per usarlo a favore dei cittadini e dello stato. Questa base è stata ed è tuttora oggetto di vandalismo da parte della malavita, ma ha saputo reagire con forza ogni volta ristrutturando l’abitazione al centro dell’immenso terreno.

La base di Cinisi
Durante la permanenza alla base Volpe Astuta ho avuto la fortuna di poter incontrare Rita Borsellino, sorella del magistrato Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia con un vile attentato. La discussione, perché non si è trattato di un monologo, ma di una vero momento di condivisione, è stata molto interessante e in gran parte dominata dalle parole di Paolo Borsellino. Rita Borsellino ricorre infatti molto spesso alle parole del fratello per rispondere alle domande, non per incompetenza, ma perché esprimersi meglio di lui è veramente difficile.

Ci ha spiegato le ragioni della sua discesa in campo, del suo ruolo di “guida” assunto dopo le stragi di Falcone e Borsellino quasi per caso, grazie al calore dei Siciliani che in quegli anni seppero alzare la testa di fronte alle prepotenze della mafia organizzando grandi manifestazioni. Non vuole che si parli di Paolo come di un eroe, perché il suo comportamento fu semplicemente di persona coerente.

La base Volpe Astuta
La parola chiave per sconfiggere la mafia è infatti secondo Rita proprio coerenza, insieme all’informazione possono essere le armi in mano a tutti noi. Inoltre bisogna cercare di privare la mafia dei suoi due interessi principali: soldi e potere, ecco perché la confisca dei beni è un mezzo molto efficace; privare la mafia delle fonti di reddito illegali e convertirle in legali la ferisce doppiamente. E’ proprio per questo motivo che l’idea di vendere all’asta i beni confiscati è un vero e proprio autogol: nessuna persona desidererà mettersi apertamente contro la mafia acquistandone un terreno ed allo stesso tempo sarà molto facile per la criminalità riacquistare un terreno tramite un prestanome.

Infine si è discusso dell’ultimo ruolo di Rita nella politica attiva: Eurodeputata del Pd (come indipendente) al Parlamento Europeo. Rita sta analizzando lo sviluppo della mafia nei paesi Europei che purtroppo oramai non è più un’esclusiva italiana. Ma anche all’interno dello stesso Parlamento Europeo sono molte le persone di cui diffidare, con un passato oscuro o dai processi per reati tuttora in corso e perciò poco idonee ad occupare ruoli del genere. E così che nasce spontanea la domanda “ma come si fa a stare in mezzo a questi esseri?”. La risposta è semplice: per cambiare la politica non si può fare altro che entrare in campo noi stessi in prima persona e reagire denunciando gli interessi personali dei nostri politici ogni volta, così da poter portare in campo le proprie proposte di cittadino onesto, sbagliate o giuste che siano, saranno proposte pensate per la comunità e non per se stessi.

Infine voglio concludere l’articolo riguardo questo viaggio sicuramente importante per me con un primo passo concreto per poter cambiare le cose, l’ultimo suggerimento di Rita è stato infatti quello di iniziare dalla politica a livello locale; un buon esercizio per tutti quanti può proprio essere quello di iniziare a frequentare i Consigli Comunali, per controllare ciò che accade nel piccolo ambiente che è il proprio Comune, chissà che non nasca la voglia di scendere in campo in prima persona.

Matteo

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Il lusso della sicurezza


"Robe come la 626 sono un lusso che non possiamo permetterci".

Tremonti ha pronunciato queste parole riguardo la legge che tutela la sicurezza sul lavoro in Italia. Le ha pronunciate di fronte ad un pubblico leghista, oramai suoi alleati prediletti.

Subito dopo si cerca di porre rimedio: "La sicurezza sul lavoro è un’irrinunciabile conquista della civiltà occidentale. L’eccesso occhiuto di burocrazia è un derivato della stupidità".

Mi dispiace, ormai la cazzata è stata detta.

Matteo

P.s. naturalmente al Tg1 niente a riguardo

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Mal di testa

Immagine di Giovanni Giorgini
Ho mal di testa. Colpa di un po' di congiuntivite, ma anche dello sforzo per trovare qualcosa da scrivere dopo un periodo di digiuno politico. Sto preparando un articolo sull'incontro che ho avuto con Rita Borsellino e nel frattempo volevo commentare gli avvenimenti politici di questi giorni.

Quello che esce è veramente solo mal di testa. Fini, Berlusconi, Bossi e Casini sono protagonisti del dibattito politico. L'opposizione non c'è e per avere un posto nei telegiornali deve parlare di Ulivo. Tutti si preparano per le elezioni anticipate, tutti ne parlano, nessuno ne dovrebbe parlare e infatti tutti vanno avanti a smentirsi. Nessuno pensa minimamente a modificare il programma, costruirlo insieme agli elettori, si pensa solo come prendere più voti, con chi allearsi, se tapparsi il naso con questo o con quello.

Nel frattempo il popolo, quello a cui appartiene la sovranità, sta a guardare, pronto a dimenticarsi tutti i casini e le stupidaggini fatte da questo governo, pronto a votare di nuovo chi per anni li ha massacrati, salassati, presi per in giro.

Ok, ho anche un po' di nausea.

Matteo

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