Archive for gennaio 2010

Tav = Mafia


Sul Musiné prima c'erano due scritte: No Tav e No Mafia. Un gruppo di giovani ha rimosso il No alla scritta Tav e riconsegnato alla Bresso, la legittima (??) proprietaria.
Ma l'ingegno e la creatività Valsusini non si sono fatti fregare; ecco che prontamente viene rimosso il No anche alla scritta No Mafia e un uguale si inserisce tra i due sostantivi a formare un'equazione verificata, senza incognita perché già nota.
Tav = Mafia. Mettiamocelo in testa.
Matteo Nurisso

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23 gennaio 2010 - 40000 No Tav il video di Parola Di Bonobo



Ho già parlato della manifestazione No Tav del 23 gennaio in questo articolo. Con questo video spero di rendere più chiara la bellezza della manifestazione e convincere chi visita il blog a informarsi, magari leggendo qualche dato, sul progetto Tav e sui perché del No.

Matteo Nurisso

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Progetto Skype

Conoscete Skype??
E' un programma che permette di scrivere, parlare e vedere una persona in tempo reale. Permette anche di parlare con più persone contemporaneamente, creando delle piccole videoconferenze.

Perché vi sto parlando di Skype?
Non è mia intenzione fare pubblicità al programma in se, ma ad un progetto nato nel Comune di Villa San Giovanni. Esso incentiva tutti i cittadini del comune a installare ed usare il programma, di modo da tagliare drasticamente le spese telefoniche.
Infatti Skype permette di comunicare tra account gratuitamente, in modo più completo rispetto ad un telefono e a basso costo, di chiamare fissi e cellulari, il tutto legalmente.
Il comune in questione si è limitato ad incentivare l'utilizzo del software e di mettere a disposizione degli utenti del comune un elenco di concittadini utilizzati Skype.
Si tratta di un'iniziativa che va a vantaggio del cittadino e di facile attuazione nonché poco costosa per i comuni stessi.

Matteo Nurisso

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Brunetta e i giovani


Brunetta in questa settimana politica ha parlato a lungo dei giovani. Insomma, dopo la caccia ai fannulloni, tra cui, in caso di vittoria come candidato sindaco di Venezia, anche Brunetta stesso, il ministro ha parlato dei giovani fannulloni.

Sì, secondo Brunetta i giovani dovrebbero andare via di casa a 18 anni per legge! Insomma bamboccioni, siete avvisati, a 18 via a calci nel sedere. Naturalmente quella di Brunetta, come ammesso fortunatamente da lui stesso è una provocazione.
Ma, colto il senso della provocazione, mi sorgono dei dubbi.
Posso affermare di essere nel pieno della fascia di età di cui parla Brunetta, ho 17 anni e l'anno prossimo darò l'esame di maturità. Una volta finita la Scuola Superiore io però non ho niente di concreto in mano, tanti progetti e idee, ma non ancora i mezzi per farlo, perché si sa, il mondo del lavoro pretendo laureati. Dovrò andare all'università, cosa che ha delle spese che io da solo non riuscirò ancora a gestire e sarò costretto ancora a farmi sostenere dai miei genitori. Probabilmente avrò un appartamento in città, ma non avrò un'autonomia economica completa fino a quando, si spera, troverò un lavoro.
Lavoro che non è facile trovare in Italia, a maggior ragione se si ha studiato per anni. Infatti uno studente universitario vorrà un lavoro più redditizio di chi ha solamente la licenza media, per il semplice fatto che ci ha investito più soldi e tempo.

A conti fatti non è così facile lasciare la casa a 18 anni come auspicato da Brunetta, probabilmente molti ragazzi italiani vorrebbero essere indipendenti, ma non ne hanno la possibilità. Il Governo a posto di limitarsi ai discorsi retorici come quello di Brunetta dovrebbe impegnarsi costantemente per rendere più semplice l'inserimento degli studenti nel mondo del lavoro.

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Presentato l'iPad di Apple

Ogni tanto mi piace parlare un po' di informatica. Non sono un esperto di computer, me la cavo come parecchi altri miei coetanei.
Oggi voglio scrivere un articolo riguardo l'iPad, tablet presentato da Apple.
Si presenta come una via di mezzo tra uno smartphone e un portatile. Schermo di 9,7 pollici touchscreen, non presenta la tecnologia 3g, ma consente l'uso di quella Umts per i modelli più costosi.
Le applicazioni presenti al momento della presentazione sono veramente poche, ma si è annunciato la possibilità di sviluppare applicazioni come nel caso dell'iPhone. Si tratta di una vera e propria scommessa di Apple, che lancia un oggetto unico nel suo genere nel mercato, confidando nella capacità degli sviluppatori di renderlo più attraente.
Lo schermo di dimensioni maggiori permette la lettura di giornali e libri come gli E-reader in tutta comodità.
Tutte queste buone notizie, ci sarà qualcosa di meno buono? Sì, il prezzo.
Il modello meno costoso (qua i vari modelli e costi) costerà 499 dollari, un prezzo a mio giudizio troppo alto per un modello di base, fino ad arrivare a 829 dollari!
Prima che il tablet arrivi in Italia passerà ancora parecchio tempo, nel quale si vedranno le effettive possibilità dell'oggetto e si capirà se vale veramente tutti questi soldi.
Matteo Nurisso

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Processo breve, processo morto

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La folla Si Tav

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Stralci No Tav



Uno stralcio di vita vissuta: è il 20 gennaio, la trivella si trova nella stazione di Condove - Chiusa San Michele. Il video è girato al presidio di Condove, nato la sera stessa. Il sindaco di Chiusa San Michele riferisce ciò che è stato deciso durante l'assemblea No Tav al presidio di Chiusa San Michele.

Matteo Nurisso

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Brucia dentro l'infamata

Il presidio è ridotto ad uno scheletro contorto. Tutto è andato distrutto. A vederlo, fa pena e rabbia. Sono venuti alle due, come le trivelle, e hanno lasciato la firma: SI' TAV-TAC. Certamente ricostruiremo il presidio e ne costruiremo altri ancora, ma soprattutto sapremo tenere saldi e allargare i legami di solidarietà e fratellanza con le persone e con la terra, che sono la marcia in più della nostra lotta popolare.
Certamente la bell'aria che si respirava ieri alla nostra splendida manifestazione non ha nulla da spartire con l'aria mefitica, da cassaforte, che respireranno oggi nel chiuso del Lingotto gli squallidi lobbisti del partito trasversale degli affari.
A loro un presente blindato e senza sbocchi, a noi il futuro.

Nicoletta

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40.000 gatti No Tav


23 gennaio 2010. Un sabato importante per i No Tav, una giornata in cui dimostrare una volta per tutte che il movimento non è morto, che non si è solo più 4 gatti. Una marcia in cui ritrovare la gioia di stare insieme, ma soprattutto la forza di volontà per continuare a resistere.
All'appello dei giorni scorsi hanno risposto 40.000 persone, con una precisione certosina la questura ne ha contate esattamente la metà, 20.000. Qualunque sia la cifra reale resta un numero esorbitante di manifestanti, che hanno sfilato in un Comune di 7.000 abitanti.
C'erano bambini, vecchi, gente dei centri sociali, studenti, lavoratori, sindaci, qualche politico, tanta gente informata e pronta a resistere perché l'opera inutile chiamata Tav non venga iniziata.
Un lungo serpentone tranquillo, gioioso, pacifista, perché la violenza sta sempre dalla parte di chi ha torto.
E la violenza non ha tardato ad arrivare: stanotte un incendio doloso ha bruciato il presidio di Borgone, distruggendolo completamente. Non è la prima volta che si da fuoco ad un presidio: era successo già poco più di una settimana fa. Anche questa volta l'incendio è di natura dolosa. Ma questi attacchi violenti e mafiosi non fermano chi della non violenza ha fatto la sua arma principale: si parla già di ricostruire il presidio, più moderno e funzionale del precedente.
Nel frattempo oggi si sono riuniti i Si Tav. Al calduccio, seduti, in una stanza, sorridenti alle numerose telecamere. Quasi mille secondo la questura, che questa volta concorda con gli organizzatori. Qua i politici abbondano, di ogni schieramento, poiché l'interesse economico è bipartisan.
I No Tav non mollano, lo dimostrano ogni giorno, sono attenti e informati. E' proprio l'informazione l'arma da usare, non la violenza: chiunque sappia informarsi scoprirà che numerosi studi (ad esempio il Politecnico di Torino) dichiarano il Tav un'opera inutile. Inutile, costosa e pericolosa. Insomma, non s'ha da fare.
Matteo Nurisso

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Grazie



40.000 No Tav in marcia a Susa. Grazie a tutti! No Tav!

 Ps. domani articolo un po' più approfondito, pazientate.

Matteo Nurisso

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Beppe Grillo al presidio di Susa





Potete vedere il mio primo lavoro veramente importante del canale Youtube: la registrazione, disponibile anche in HD del discorso fatto da Beppe Grillo al presidio No Tav di Susa. I video sono due perché il discorso è diviso in due parti. Essi riportano integralmente il suo discorso.
Buona visione.

Matteo Nurisso

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Resistere per esistere



Sono dell'idea che un video valga più di 1000 parole, per il semplice fatto che è immediato.
Così, per promuovere la marcia No Tav di domani pomeriggio ho creato questo video.
Buona visione.

Matteo Nurisso

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Vauro ad Annozero - 21-01-2010

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Prime tensioni a Condove



Sono finalmente riuscito a trovare (ieri Facebook non me lo voleva proprio mostrare) un video che mostra un momento di tensione alla stazione di Condove. Tutto ciò è accaduto ieri mattina.
Se per caso il video non dovesse più essere disponibile non esitate a dirmelo.

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Inizia l'avventura su Youtube

Fino ad oggi su questo blog avete letto articoli, spesso di nostro pugno, talvolta scritti da altri, visto foto e video, trovati in internet e messi a vostra disposizione.
Da oggi voglio aggiungere un altro elemento, un valore aggiunto: stasera ho aperto un account Youtube per il blog. Lo potete trovare a questo indirizzo: http://www.youtube.com/user/ParolaDiBonobo.
Su questo canale troverete video da me girati riguardanti ciò che accade nella Valle di Susa e più in generale in Italia. Nello specifico i primi video caricati riguarderanno le recenti manifestazioni No Tav di Condove, Chiusa San Michele e Susa.
Non riesco a caricare i primi video stasera, non ne ho il tempo, ma da domani cercherò di caricarli.
Restate sintonizzati su questo blog!

Matteo Nurisso

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Il coraggio delle proprie idee


In questi giorni, la vicenda TAV in Valle di Susa, avversata dalla maggior parte dei giornali nazionali in qualche modo condizionati dall’interesse economico dell’opera, sta proseguendo con quella coerenza tipica della gente della Valle.
Sì, coerenza con idee più volte manifestate, suffragate attraverso serate di divulgazione sulla TAV con studi sulla reale consistenza del traffico, sul rischio di infiltrazioni mafiose nelle imprese interessate, sulle conseguenze immediate sulla nostra vita e sulla salute ...
Da oltre vent’anni ma soprattutto dal 2005, si sono viste immagini, a volte caricaturali, di famiglie unite nella ferma determinazione ad ostacolare pacificamente e democraticamente l’inizio dell’opera.
Una cosa ha però sempre contraddistinto la parte sana di questo movimento; il non nascondersi ma il dichiarare apertamente la propria idea perché ritenuta giusta.
Per questo fanno sorridere alcuni sotterfugi impiegati da infiltrati delle più disparate sigle di polizia, assurdi 007 che mimetizzandosi come i celtici abitanti del villaggio di Asterix - così vengono spesso rappresentati i NO TAV - pretendono di spacciarsi per innocui spettatori nell’intento di catturare immagini da catalogare per future ritorsioni e denunce.
E’ possibile non si rendano conto che per conoscere i nomi dei valsusini contrari, basterebbe recarsi all’Ufficio del Registro e desumere le stesse informazioni dalle generalità dichiarate davanti al notaio dei due mega atti di acquisto dei siti TAV che avrebbero degnamente trovato posto nel guinnes dei primati.
A questi valligiani che, mutuando alcuni termini oggi molto in voga nel confronto politico, rappresentano per i media i sostenitori dell’odio, coloro che pur di mantenere un proprio assurdo diritto alla sopravvivenza, vorrebbero impedire al Piemonte lo sviluppo che il traffico transalpino richiede, ebbene a costoro si contrappongono i sostenitori della libertà, del giusto sviluppo, dell’amore per il paese.
Peccato che a fronte di pubbliche manifestazioni tenute dai primi si debbano annoverare i vigliacchi atti di terrorismo mafioso dei secondi, incapaci del coraggio dei propri pensieri.
A questi ultimi, partigiani del progresso a tutti i costi, dello sviluppo attraverso le speculazioni ed il radicamento mafioso, l’uomo libero oppone la forza del proprio fermo pensiero.
All’arroganza di un’azione violenta perpetrata col favore del buio, come agisce chi delinque, il popolo NO TAV questa sera ha risposto con una fiaccolata pubblica con l’orgoglio delle proprie idee, con la certezza che la democrazia e la libertà si difendono anche in questo modo.

Bruno Nurisso

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Incendiato il presidio di Bruzolo


Ieri sera il presidio No Tav di Bruzolo è stato incendiato da ignoti, provocando danni gravi (come è possibile intuire dalla foto) alla struttuta.
La natura dolosa dell'incendio, in un primo momento messa in dubbio dalla polizia, ha trovato oggi conferma: si tratterebbe di un incendio innescato dalla combustione di alcuni copertoni (Fonte: Tgr).
I No Tav sono in questo periodo impegnati su più fronti, per difendere la Valle di Susa, ma non solo, dall'arrivo delle trivelle, così il presidio di Bruzolo ieri sera era vuoto. I primi ad accorgersi dell'incendio, hanno chiamato i Vigili del Fuoco e subito una folla si è radunata attorno al presidio, sequestrato dalla Polizia per accertamenti.
I No Tav hanno discusso sull'accaduto e, disgustati dall'atto di stampo terroristico e mafioso, hanno organizzato per stasera un fiaccolata, con partenza dal presidio di Bruzolo e arrivo davanti al Comune.
Il ritrovo è alle ore 21.00, muniti se possibile di fiaccole o torce.
Ricercando in internet la notizia ho scoperto che non è la prima volta che un incendio si propaga "casualmente" vicino ad un presidio No Tav: nel 2008, poco prima di Natale era stato appiccato un incendio sempre in prossimità del presidio di Bruzolo, ma era stato debellato in tempo. Anche in quel caso si trattò di un incendio doloso. (Fonte)

Matteo Nurisso

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Sondaggi Tav in Valsusa



Un bel video, fatto con riprese amatoriali dei nuovi presidi Valsusini e di varie manifestazioni, che spiega cosa sta accadendo in Valle, dove vi sono le trivelle, la polizia che le presidia e i cittadini No Tav come si stanno muovendo.
No Tav!

Matteo Nurisso

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Ezio Mauro a Che tempo che fa





Torno, grazie all'intervista di Ezio Mauro rilasciata a Che tempo che fa, a parlare di politica italiana.
Vi consiglio di ascoltare per intero i 3 video dell'intervista, una riflessione sul giornalismo italiana e sulla politica.
Buona Visione.

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Collegno presidiato


Come si può notare nella foto scattata nella giornata di oggi a Collegno, sono numerosi i poliziotti giunti per controllare il regolare svolgimento dei carotaggi.
Addirittura la colonna di auto parcheggiate si perde nel vuoto, non trovando una naturale fine.
I poliziotti in zona superano le 100 unità, puntando ad arrivare al rapporto 1:1 con i manifestanti.

Matteo Nurisso

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La nottata al presidio di Susa





Posto qui sul blog le informazioni, in questo caso video, che ho trovato sul presidio e sulla nottata dell'11. La notte c'era molta tensione per la massiccia presenza di polizia nella zona. Nel primo video, montato da AmbienteValsusa all'inizio c'è un ricordo agli amici scomparsi Raul e Alessio. Circa a metà dello stesso video si assiste a un incontro tra No Tav e uomini mandati a richiedere lo sgombero per iniziare i sondaggi. Ascoltando ciò che viene detto si capisce come il Comune di Susa abbia regolarmente affittato il territorio alla ditta dei sondaggi.

Matteo Nurisso.

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News sui sondaggi in Valsusa

Dal sito Ansa

Entro la fine di gennaio sara' realizzata una dozzina dei 91 sondaggi geognostici per la nuova ferrovia Torino-Lione. Il calendario, pero', resta segreto, anche se e' probabile, pur non essendoci alcuna conferma ufficiale, che i primi siano domani mattina, forse a Susa. Sui luoghi dove entreranno in azione le trivelle saranno sistemati due tabelloni informativi. Da venerdi' prossimo, inoltre, 'camper informativi' gireranno nei Comuni.

In pratica i sondaggi verranno fatti di nascosto, per evitare che il popolo No Tav possa pacificamente cercare di impedirli. Inoltre improvvisamente i 91 sondaggi che sembravano essenziali da fare entro la fine di gennaio si riducono solo più ad una dozzina.
Voci parlerebbero di un possibile inizio dei sondaggi a Susa per stanotte, il presidio ha bisogno di gente presente!

Matteo Nurisso.

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Assemblea No Tav del 9 Gennaio


ASSEMBLEA NO-TAV PRESSO CENTRO POLIVALENTE DI BUSSOLENO

La serata inizia con un ricordo di Raul e di Alessio recentemente scomparsi. Alberto Perino fa appena in tempo a nominarli che si innesca nella sala un lungo e caloroso applauso.

Il Governo aveva affermato che la Valle di Susa era normalizzata, la protesta NO TAV ristretta a un piccolo gruppo di abitanti locali e la maggioranza delle amministrazioni locali favorevoli alla realizzazione dell’opera.

Oggi il movimento NO TAV ha realizzato il primo presidio permanente sui siti dei previsti carotaggi occupando pacificamente con una baracca il sito S68 in territorio di Susa presso l’ex autoporto su un terreno di proprietà del Comune di Susa e di Consusa.
Sono stati forniti i numeri dei partecipanti: 500 per la questura, oltre 1000 per gli organizzatori.
Erano tanti?
A questa domanda Alberto Perino, uno dei leader del movimento, ha risposto affermando che sono sufficienti per impedire la realizzazione di questo e di altri sondaggi.

A seguito delle deliberazioni della Comunità Montana ufficialmente insediata da inizio d’anno circa la propria contrarietà , all’interno dell’Osservatorio Virano, alla redazione del progetto di tracciato e il disconoscimento dell’ultima bozza del FARE presentato come documento della Comunità Montana stessa ma da questa mai deliberato, ha portato alla fuoriuscita dall’Osservatorio.

Viene distribuita copia del Comunicato stampa del Governo che conferma il giudizio positivo sull’operato dell’Osservatorio ed a seguito della fuoriuscita dei rappresentanti della Comunità Montana “constata che la nuova Comunità Montana ... non si connota con il profilo di sensibilità politico-istituzionale idoneo a rappresentare il pluralismo delle Comunità locali presenti sul territorio”.

Si invita la Regione a voler sondare la disponibilità alla realizzazione dell’opera da parte delle amministrazioni comunali interessate, limitando solo a queste la presenza attiva nella redazione del progetto all’interno del rimaneggiato Osservatorio.

Nello stesso documento si legge tra le righe che l’accesso alle compensazioni previste nel Piano strategico della Provincia (in realtà vengono finanziate solo opere riguardanti la città di Torino) sarà possibile alle sole comunità che si dimostreranno collaborative con gli enti territoriali interessati.

Per finire si incarica il Prefetto di Torino a monitorare le azioni delle amministrazioni locali “al fine di verificare il corretto rispetto degli obblighi istituzionali e di leale collaborazione tra le istituzioni”. Benché questo ruolo sia di fatto normalmente esercitato dall’organo di governo provinciale, leggerlo come inciso nel comunicato determina il ricordo di un inquieto passato.

Vengono di fatto cambiate le regole del gioco. L’Osservatorio nato in risposta agli aperti dissensi manifestati sul finire del 2005, per coinvolgere le comunità locali informandole dell’opera, successivamente utilizzato per far approvare, di fatto, un documento dove viene stabilita una serie di tracciati, nel momento in cui una delle componenti dissente dal Governo, necessita di una revisione che assicuri l’accettazione del progetto.

Tutto ciò non rappresenta un problema per il movimento, di fatto contrario a qualsiasi ipotesi di tracciato, ma fa cadere la maschera di fronte all’Europa a cui si era venduta l’immagine di un territorio normalizzato e nella maggioranza favorevole all’opera.

Gli stessi sindaci, eletti all’interno di liste civiche che comprendevano nel proprio programma elettorale un richiamo più o meno esplicito al NO TAV, dovranno confrontarsi con il proprio elettorato cui devono, almeno per moralità il rispetto del programma.

Luigi Casel, fa notare che il Comunicato stampa esplicita come la Comunità Montana non abbia ritenuto di dover mettere a disposizione i propri tecnici per un gruppo di lavoro che non intende discutere di opportunità di realizzazione ma aspiri alla redazione di un progetto.

Ora spetta alla Regione quindi giocare il proprio ruolo nel fornire l’elenco dei sindaci “buoni e accondiscendenti” da arruolare nel nuovo Osservatorio. Parecchie liste civiche hanno però inserito nel loro programma un più o meno marcato accenno alla propria contrarietà all’opera e tale programma impegnativo verso i propri elettori dovrà oggi essere rispettato con forti difficoltà ad uno schieramento netto.

Lo stesso Chiamparino ha giudicato un errore politico l’aver estromesso i contrari dal processo di approvazione dell’opera ma il comunicato del governo non lascia dubbi e crea una profonda e non facilmente sanabile spaccatura.

Il Vicepresidente della Comunità Montana ricorda come gli eventi delle ultime settimane con l’aperta opposizione dell’attuale coalizione abbiano di fatto sparigliato le carte del vertice di Regione e Provincia da tempo in palese accordo con il Presidente del Consiglio e con il PdL.

La fusione delle due precedenti comunità avente lo scopo di mettere in minoranza lo schieramento No TAV della bassa valle di Susa ha fallito per ora il suo obiettivo, ora attraverso il ricatto delle compensazioni da assegnare solo ai “comuni buoni” si cercherà di creare qualche spaccatura.

Mario Cavargna fa però notare come il Piano Strategico riguardi solo opere da realizzare a Torino e conseguentemente la perdita di tali fondi non penalizzi quasi per niente la Valle. Tuttavia è lecito domandarsi come possa uno stato democratico porre in atto un vero e proprio ricatto nel finanziamento di opere quali potrebbero essere fognature o strade, pur di ottenere forzatamente il consenso su opere che la maggioranza della popolazione non vuole.

Tornando al piano dei sondaggi da realizzare (91 secondo l’Osservatorio) va detto che è stato redatto da tecnici che oggi vengono disconosciuti; lo stesso non è mai stato approvato ma verrà messo in atto con l’ennesima bufala della scadenza improrogabile del 31 gennaio p.v. per presentare alla Comunità Europea il tracciato definitivo, pena la perdita dei finanziamenti.

Nulla di più falso dal momento che le scadenze sono già state disattese da tempo così come il finanziamento che il governo italiano doveva versare. Purtroppo noi Valsusini, da tempo ci siamo abituati ad essere critici nelle affermazioni che i media vendono come certezze assolute.

Tra le bufale sulla TAV annoveriamo anche le affermazioni del parlamentare PdL Cota il quale afferma al TG regionale che negli scontri del 2005 fossero presenti dei black blocks. In realtà ha parzialmente ragione in quanto tali forze erano presenti la notte di Venaus ma resta il dubbio se non vestissero l’uniforme dei manganellatori di gente comune inerme intenta solamente a dormire.

Viene inoltre presentata una relazione redatta da tecnici che hanno analizzato il costo stimato per la realizzazione dei sondaggi. L’invito è di andarlo a leggere direttamente sul sito www.ambientevalsusa.it . Chi voglia approfondire, scoprirà che i 91 sondaggi stimati secondo le tariffe utilizzate dai tecnici dell’Osservatorio, pur con il massimo dei costi derivanti dalle peggiori caratteristiche di terreno carotato, sommano ad un massimo inferiore a 3.000.000 € mentre inspiegabilmente il costo stimato é di 6.000.000 €.
Pur senza negare che sorge più di un dubbio circa la differenza abissale tra i due importi non resta che notare che la TAV comincia bene.

Tra i numerosi interventi, quello di un leader del movimento della Val Sangone che conferma la crescita del dissenso nella vicina valle che nella giornata odierna ha posto in atto una serie di presidi volanti nei vari comuni interessati per sensibilizzare la popolazione ormai sempre più critica. La notizia è stata anche riportata dall’ANSA.

Dal salone polivalente di Bussoleno, colmo di un’assemblea ordinata ed attenta emerge la rinnovata compattezza del movimento pronto a dare nuovamente una risposta ferma e democratica all’arroganza del potere istituzionale.

Al termine dell’assemblea viene approvato all’unanimità il documento che verrà diffuso ai giornali.



Il movimento NOTAV,
COMUNICATO STAMPA Comitati NO TAV Val Susa, Val Sangone, Torino e Cintura
NO AI SONDAGGI NO AL TAV
-    forte delle recenti delibere assunte da 17 consigli comunali della Valle di Susa, contrarie ai sondaggi finalizzati alla nuova linea ad alta capacità/velocità Torino-Lyon, che rafforzano i precedenti pronunciamenti delle amministrazioni locali che hanno accompagnato le 32.000 firme contro il TAV presentate a Strasburgo nel settembre 2007
-    a fronte della chiara opposizione al TAV manifestata dalla Comunità Montana delle valli di Susa e Sangone, democraticamente eletta lo scorso 7 novembre, nonostante i tentativi di ingerenza e di intimidazione finora perseguiti dalla presidente della Regione Piemonte e dal presidente della Provincia di Torino per condizionarne il funzionamento
ribadisce il suo NO, senza se e senza ma, ai carotaggi previsti nei siti indicati dal signor Mario Virano, legale rappresentante della consorteria affaristico-mafiosa legata al TAV, su cui varie Procure della Repubblica stanno ancora investigando.
Per questo organizza per sabato 9 gennaio
-    alle 14,00 un presidio pacifico e di massa presso l’Autoporto di Susa, con partenza dal semaforo sulla SS24 in località Traduerivi di Susa
-    e alle 21,00, presso il centro polivalente di Bussoleno, un’assemblea popolare con gli amministratori per decidere come proseguire la mobilitazione e il presidio del territorio

FERMARE IL TAV E’ POSSIBILE FERMARLO TOCCA A NOI. ADESSO! Venaus, 7 gennaio 2010
Comitati NOTAV della Valle di Susa, Val Sangone, Torino e Cintura
l'Ufficio Stampa del Coordinamento dei Comitati NO TAV



Testo e immagini (esclusa la prima) di Bruno Nurisso

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Un nuovo presidio Valsusino sul sito dei sondaggi


L'abbiamo annunciato con un po' di ritardo oggi, subito dopo pranzo. Nonostante la pioggia circa 500 - 600 persone si sono trovate oggi per creare un nuovo presidio nella zona dell'autoporto a Susa, luogo dei futuri sondaggi per la linea ad Alta Velocità Torino-Lione.
Il presidio sarà attivo da subito e permetterà ai No Tav di controllare la zona dell'autoporto per evitare eventuali sondaggi, che sarebbero un segnale concreto di inizio dei lavori.
Abbiamo alcune foto, scattate da Bruno Nurisso, che riassumono la giornata.



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Un sabato No Tav



Giornata ricca di impegni No Tav questo freddo e piovoso sabato.
Nel pomeriggio è previsto un presidio pacifico all'Autoporto di Susa e la sera un'asseblea al polivalente di Bussoleno per fare il punto della situazione.

Ecco le ragioni della nuova mobilitazione No Tav

Il movimento NOTAV,

* forte delle recenti delibere assunte da 17 consigli comunali della Valle di Susa, contrarie ai sondaggi finalizzati alla nuova linea ad alta capacità/velocità Torino-Lyon, che rafforzano i precedenti pronunciamenti delle amministrazioni locali che hanno accompagnato le 32.000 firme contro il TAV presentate a Strasburgo nel settembre 2007
* a fronte della chiara opposizione al TAV manifestata dalla Comunità Montana delle valli di Susa e Sangone, democraticamente eletta lo scorso 7 novembre, nonostante i tentativi di ingerenza e di intimidazione finora perseguiti dalla presidente della Regione Piemonte e dal presidente della Provincia di Torino per condizionarne il funzionamento

ribadisce il suo NO, senza se e senza ma, ai carotaggi previsti nei siti indicati dal signor Mario Virano, legale rappresentante della consorteria affaristico-mafiosa legata al TAV, su cui varie Procure della Repubblica stanno ancora investigando.

Matteo Nurisso

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M'illumino di meno


La parola d'ordine è risparmiare: è proprio in quest'ottica che nasce l'iniziativa "M'illumino di meno", voluta dal programma radiofonico Caterpillar. Lo scopo è quello di creare una comunità informata della possibilità di usare fonti alternative di energia, capace di risparmiare energia in nome dell'ambiente e non di sprecare per usi egoistici.


L'appuntamento per tutti gli interessati è il 12 febbraio. Per partecipare non bisogna fare nient'altro che badare, almeno per un giorno allo spreco di energia che facciamo e cercare di risparmiare un po' di energia, anche solo spegnendo una luce inutile.

"M'illumino di Meno" è anche su Facebook!

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La Lega non vuole lavoratori Islamici


Incredibile. O meglio, perfettamente credibile. La Lega Nord, presente ormai in tutto il Nord Italia, nella sua sede di Trento non vuole che ci siamo impiegati islamici nell'impresa di pulizie.
Ecco la dichiarazione di Savoi, al limite, se non oltre del confine tra espressione di pensiero e razzismo: "Siamo un partito che ha una posizione chiara nei confronti dell'Islam così non ci pare opportuno, né sicuro, che dei lavoratori di quella religione possano muoversi indisturbati nei nostri uffici, avere accesso al computer: ci sono dati e documenti sensibili"
Accidenti, questi inservienti islamici potrebbero leggere indisturbati le dichiarazioni di Maroni!!!
Ma se la Lega non vuole che ci siano dei lavoratori islamici, quelli presenti in Italia cosa devono fare? Non potranno mica delinquere!
Ci vogliono delle regole per l'immigrazione in Italia, ma gli immigrati già presenti non possono essere esiliati, dovranno trovare una collocazione nel mondo del lavoro e non è la Lega l'esempio di integrazione.
Matteo Nurisso

P.s.
Sul tema dell'immigrazione consiglio anche questo articolo pubblicato su un blog amico

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Si ricomincia



Si ricomincia a scrivere sul blog, con più forza di prima, per continuare ad informare.
Grazie.

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