Archive for novembre 2010

Travaglio - NanoWikileaks

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Banco Alimentare 2010


A Bussoleno (ex Dì x Dì, ora Carrefour) e a Chianocco (ex GS, ora Carrefour) sarà possibile il 27 novembre, cioè domani, partecipare al Banco Alimentare.
Troverete dei volontari vestiti con una pettorina gialla pronti a raccogliere e smistare gli acquisti che decidere di donare. Essi verranno poi inviati ai bisognosi. Siccome la distribuzione verrà effettuata in seguito è possibile accettare solo cibi a lunga conservazione, nell'immagine in alto vedete rappresentate le categorie di alimenti che verranno raccolti.

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Mafia al Nord


"Il comune di Desio viene sciolto per infiltrazioni mafiose. Un fatto storico e mai avvenuto in Lombardia. La scelta, dettata dalle ultime inchieste sulla presenza dellecosche in Brianza, ha portato alle dimissioni undici consiglieri del centrosinistra e sei della Lega Nord."

Chi è che aveva detto che la Lega Nord a differenza degli altri partiti non c'entra con la mafia al nord?

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Tg4 vergognoso sulla protesta degli studenti


Vergognoso è il solo termine che mi viene in mente ascoltando un servizio del genere. Emilio Fede sminuisce le proteste che gli studenti di tutta Italia stanno portando avanti da mesi e mesi, "sono bande", "estremismo rosso". Arriva anche ad istigare alla violenza: "il popolo civile, quale noi siamo, dovrebbe intervenire e menarli perché questi capiscono solo di essere menati.

Questi 3 minuti abbondanti di video fanno venire i brividi. L'informazione è scomparsa, resta la strenua e cieca difesa dell'indifendibile, la bugia come credo. Emilio Fede riesce persino a commentare le grida "dimissioni, dimissioni!" chiedendosi a chi si riferiscono.
Il Politecnico di Torino occupato

La bugia è riuscita, gli Italiani che si informano col Tg4 continuano ignari a pensarla come vuole Berlusconi, convinti di essere liberi.

Nel frattempo le proteste vanno avanti, questa volta si fa sul serio, è impossibile rimanere fermi davanti allo scempio della scuola pubblica. In ogni scuola sono visibili i segni della riforma e dei tagli, si va avanti a fatica. Le università restano occupate, ricercatori, insegnanti e studenti vicini nella protesta.

Matteo

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Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra?


Se lo chiedeva già Gaber in una sua celebre canzone, scherzando un po' su alcuni luoghi comuni di cultura di destra e di sinistra, che cosa sono destra e sinistra al giorno d'oggi?


Lunedì a Vieni via con me Bersani e Fini hanno provato a dare la loro definizione, hanno parlato di valori, libertà, giustizia, patriottismo, migliori condizioni di lavoro...

Purtroppo però nonostante i valori descritti fossero i migliori, condivisibili da chiunque abbia buon senso, non ce l'ho proprio fatta a prendere sul serio i due ospiti. Perché ciò che viene detto a parole troppo spesso non si rispecchia nei fatti. E' ora di far corrispondere ai discorsi le azioni, per dirla alla Bersani, di "rimboccarsi le maniche".

Presto inizierà una nuova campagna elettorale; siamo stufi di sentire candidati che si insultano e si rinfacciano scandali, che si parli di idee, che si presentino delle coalizioni serie e forti, non traballanti e lacerate da conflitti interni. Bisogna convincere chi da tempo ha smesso di votare a tornare alle urne, per fare ciò bisogna infondere nuova speranza negli italiani.

Se tutto ciò accadrà ci sarà una seria possibilità di uscire dall'incubo del Berlusconismo, di respirare una ventata di nuova politica. Se ciò non accadrà, chiunque vinca l'aria rimarrà viziata e irrespirabile.

Matteo Nurisso

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Pensieri in musica volume 19


Ritorna dopo un sacco di tempo la rubrica musicale Pensieri in Musica. La canzone di oggi è "Rappresaglia" dei 99 Posse.

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Riflessioni sull'immigrazione


Sto seguendo la puntata di Annozero di stasera. Mi ha fatto impressione vedere la polizia caricare chi cercava di raggiungere o capire cosa stava succedendo alla gru dove alcuni immigrati sono saliti per difendere i propri diritti.
Gente che vuole lavorare, non è venuta in Italia per delinquere. Poiché la nostra Repubblica è fondata sul lavoro, questo è un importante valore. Regolarizzare i clandestini può essere un grande vantaggio per lo Stato: si tratta di gente che passerebbe dal lavorare in nero al pagare le tasse.

Sono convinto che ci siano immigrati delinquenti così come Italiani delinquenti. Il problema è che lasciarli clandestini, non permettere loro di avere un lavoro regolare li costringe a cercare metodi alternativi per vivere, quanti sono così forti da anteporre l'onestà alla propria sopravvivenza?

Bisogna capire che non saranno le leggi Bossi-Fini o simili a fermare l'immigrazione, né fermare l'immigrazione a tutti i costi deve essere un valore fondamentale. Piuttosto dovrebbe essere primario riuscire a regolarizzare veramente chi in Italia viene per lavorare e vivere una vita onesta e concentrarsi sul rimpatrio di chi in Italia delinque. Il tutto naturalmente, e purtroppo non è così evidente, deve avvenire nel rispetto dei diritti dell'uomo.

Forse così l'immigrato riuscirebbe ad essere appieno una risorsa per il Paese e potrebbe iniziare veramente l'integrazione, senza la demonizzazione di esso.

Matteo Nurisso

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Vado via con loro


Oggi pomeriggio ho guardato sul sito Rai la prima puntata di Vieni via con me. Scrivo questo post perché l'ho trovato un ottimo programma, una boccata d'aria nel palinsesto Rai.

Al di là di quanto share possa fare un programma del genere (e a quanto pare ne fa tanto) ho provato di nuovo quell'emozione che avevo provato con Rai per una notte, quella sensazione di avere la possibilità di fare qualcosa di concreto per cambiare le cose, perché se si critica tanto cosa accade in Italia, non è per fare gli anti-italiani, ma perché si ha a cuore il Paese.

Programmi come questo sono considerati pericolosi dall'egemonia Berlusconiana perché in grado di ridare coraggio alla gente, quella voglia di partecipare che sconfiggerà questo modo di fare politica attraverso false promesse.

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Travaglio - I ratti che scappano dalla nave

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Volpe Astuta resiste!



La base Volpe Astuta

Immaginate un luogo di ritrovo, di confronto. Immaginate che parecchia gente, chi del luogo, chi di passaggio si impegni per migliorare questo luogo. Immaginate il sudore, la fatica, la soddisfazione di vedere questo luogo crescere, di farne in qualche modo parte.

Immaginate tutto questo e poi provate ad immaginare come ci si possa sentire quando in un luogo simile, in un bene confiscato alla mafia e gestito dall'Agesci, avviene un furto. Immaginate che non sia la prima volta. Momenti di lavoro, sacrifici distrutti in una nottata da furfantelli.

Il buco nel muro della base

Un buco nel muro che porta con se pesanti domande, perché quel gesto? E tristi risposte; la mafia non è sconfitta come si vuol far credere, esiste ed è una questione da risolvere. Questa base è un simbolo di ciò che è l'impegno contro la mafia; sostituire il putridume di ciò che appartiene alla mafia con lo splendore di ciò che una comunità civile ed onesta crea. Ecco perché il buco ed il furto non hanno fermato la base; ecco perché il muro è già riparato e si è pronti a ripartire. Perché in tutta Italia ci sono tante piccole realtà di persone che nel quotidiano continuano a resistere, a portare avanti la propria causa. Ed è da qua che bisogna ripartire per un nuovo futuro.

La base riparata
Matteo

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Bussoleno: No Tav o Come Tav?


Sembra di essere degli anarco-insurrezionalisti, dei pazzi ad opporsi al Tav. Alla fine, dopo che se lo sente dire tante volte, uno finisce per crederci. Come si fa a essere contro il progresso, contro una fonte di lavoro e di guadagno? Semplice, perché il Tav non è tutto questo. Ecco perché la notizia che Bussoleno partecipa ad un tavolo sul come fare il Tav è preoccupante. Perché che esso sia un tavolo dell'osservatorio o no si tratta di discutere di come danneggiare la valle e il paese, non se danneggiarlo o no.

Bussoleno sarebbe entrato per evitare il deposito dello smarino nel territorio comunale. Ma una volta spostato da Bussoleno dove finirà? E' un comportamento infantile cercare di scaricare il barile sugli altri comuni, cercare di tirare l'acqua al proprio mulino essendo disposti a scaricare merda (e scusate il termine) sugli altri.

Ecco perché a mio avviso Bussoleno dovrebbe evitare di partecipare a tavoli per decidere come fare il Tav e debba continuare nel lavoro di collaborazione con i comitati della valle per coordinare l'azione di sindaci No Tav e popolazione. Si auspica insomma che la vicinanza al Pd, favorevole al Tav, non danneggi le buone intenzioni di Bussoleno.

Matteo Nurisso

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