Continua la storia del bene confiscato a Lecco di cui avevamo parlato la settimana scorsa. Dopo aver condiviso su Oknotizie il post ho ricevuto una risposta che riporta le risposte della regione e del comune di fronte a questo problema. Siccome la storia aveva interessato molte persone riporto qua i testi delle due risposte.
Buongiorno Paola, la ringrazio molto per la segnalazione, che ho girato ai rappresentanti IDV nel Comune di Lecco. Verificherò se sia possibile intervenire anche a livello regionale ma temo non sia così facile (questione di competenze...) Le sarei grato se volesse continuare ad inviarmi le sue segnalazioni: il contatto diretto è indispensabile se si vuol dare un senso all'attività politica! Un saluto cordiale, a presto
Gabriele Sola consigliere regionale IdV Lombardia
Gent.ma Sig.ra Paola
Ho ricevuto la sua segnalazione dal consigliere regionale Gabriele Sola in merito alle foto sul bene sequestrato alla malavita organizzata e ubicato a Lecco. La vicenda è un po diversa da come purtroppo viene descritta sul portale web e anche su molti organi di stampa. Non nego comunque lo stato di decadenza in cui versa l'immobile (che del resto è sotto gli occhi di chiunque passi da quella strada!). Una nuova amministrazione di centro sinistra si è insediata a Lecco ad aprile di quest'anno. Questo è una tra le tantissime cose ricevute in "regalo" da 16 anni di Leghismo. Questo è il risultato di chi per 16 anni non ha mai purtroppo voluto metter mano al problema . E' da maggio che stiamo cercando, non senza difficoltà, di districare questo ginepraio. Però queste azioni e la loro pubblicità inopportuna in termini di tempistica fatte da qui Lecco Libera, movimento giovanile di protesta, se da un lato hanno il merito di mantenere i riflettori accesi sulla faccenda, dall'altro ci rallentano di molto come amministrazione nelle possibili soluzioni al problema. Le rallentano perchè vanno a tirare delle "badilate" su quella serie di risoluzioni che si stanno costruendo tra noi ente locale, associazione Libera, la Prefettura, le Banche che sono titolari delle ipoteche sui beni ricevuti. La normativa nazionale su casi analighi è infatti purtroppo un po complessa. Penso sarebbe opportuno parlare a cose fatte, presentando il problema/i che ci sono stati e le risoluzioni che si sono trovate (servendo così magari anche a livello regionale per situazioni analoghe). Ritengo che così si debba intendere quella differenza tra la protesta pura e dura (sicuramente necessaria a risvegliare le coscienze), e la protesta dura e pura ma successivamente concretizzata con soluzioni e proposte alternative, ottica in cui lavora e agisce l'Italia dei Valori differenziandosi così dai movimenti di protesta.
Un cordiale saluto
Ivan Donato Assessore Comune di Lecco
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