E' la vigilia di Natale, io dovrei scrivere un bel post carino, divertente per augurare a tutti un Buon Natale. E invece sono qui, seduto davanti al computer con tutt'altro che il Natale in testa. Non sono parole piene di gioia quelle che scrivo. Un caro amico mi guarda dall'alto in questo Natale in cui è poca la spensieratezza di un tempo. Questo caro amico è Alessio, aiutava me e Andrea a scrivere su questo blog. Ma non era solo questo per me, mi ha accompagnato negli anni di scoutismo, insegnandomi ciò che sapeva, cercando fare in modo che sapessi guidare la canoa in quel mare in tempesta che è la vita. E' stato proprio quando ho appreso che era morto che mi sono reso conto di quanto era per me importante e di quanto manchi non solo a me.
Nei momenti più tristi uno tende a lasciarsi andare ad una incontrollata e preponderante tristezza. E' giusto che le lacrime sgorghino dai visi degli amici, ma piano piano la tristezza deve lasciare il posto alla speranza e ad una pacata gioia, la gioia che si prova ricordando i momenti passati insieme, le esperienze indimenticabili, la speranza di non dimenticare tutto ciò, fino ad arrivare alla convinzione di poter ricordare il tutto con più lucidità e gioia e di poter far tesoro di tutte le cose condivise, portandosi dentro al cuore l'indimenticabile ricordo di una splendida persona: Alessio.
Grazie di tutto ciò che hai fatto e per chi sei stato per me.
Siamo solo due anime sperdute
Che nuotano in una boccia di pesci
Anno dopo anno
Corriamo sullo stesso vecchio terreno
E cosa abbiamo trovato?
Le solite vecchie paure
Vorrei che fossi qui
(Wish you were here)
So, so you think you can tell
RispondiEliminaHeaven from Hell,
blue skies from pain.
Can you tell a green field from a cold steel rail?
A smile from a veil?
Do you think you can tell?
How I wish, how I wish you were here.
Anna