Oggi il Governo ha posto la fiducia sulla manovra da 25 miliardi a lungo criticata. L'uso della fiducia, o per meglio dire l'ennesimo abuso, è stato secondo il Governo un atto di coraggio. Strano che l'uso della fiducia e di conseguenza l'impedimento di discutere la manovra sia ritenuto un atto di coraggio.
Con questo articolo volevo riportare l'attenzione sulla manovra e vedere se essa sia stata fatta al meglio delle possibilità del Governo. Per farlo mi aiuterò con i dati forniti dal sito quattrogatti.info.
Come si può vedere da questa immagine la manovra prenderà la maggior parte dei soldi dagli enti locali ed in secondo luogo dall'aumento dell'età pensionabile.
Entrambe sono tipologie di tagli che danneggiano attivamente o indirettamente il cittadino. Infatti con l'annuncio di imponenti tagli alle regioni si sono susseguiti annunci di eventuali restituzioni di competenze da parte delle regioni stesse. Si parla di competenze come sanità o trasporti pubblici, cioè utilizzate da qualunque cittadino e messe a rischio con questa manovra.
Inoltre fa notare il sito quattrogatti come questi tagli non siano tagli strutturali, cioè tagli che nel tempo mantengono il risparmio, ma siano tagli non strutturali, cioè tagli che una volta passati i 5 anni necessari per il recupero dei soldi non daranno più risparmi.
Infine la fascia che risulta più colpita da questi tagli risulta essere quella dai redditi medio-bassi. Di nuovo a fare le spese della crisi economica saranno le fasce più deboli, mentre le fasce alte risentiranno poco di tagli a servizi pubblici di cui si può fare a meno se si è in grado di affidarsi a mezzi privati.
Una manovra economica era necessaria per il paese, ma questa sembra colpire con una grande ascia manovrata da un cieco. L'uso della fiducia non fa che dimostrare che anche molta gente all'interno della maggioranza dubita dell'effettiva efficacia di questa manovra.
Matteo Nurisso