Rovinare le statue di Falcone e Borsellino è stato un atto vile e allo stesso tempo inutile. Le statue sono già state rimesse a nuovo e continuano le commemorazioni del popolo delle agende rosse che oggi ha sfilato in corteo a Palermo.
E' un atto inutile perché proprio in questi giorni sono emersi dati importanti per scoprire quel periodo buio di storia Italiana in cui lo stato sembrerebbe essere sceso a patti con la mafia. La mafia ha paura di tutto ciò, ma ne ha anche lo stato, per questo c'è la volontà di intimorire chi civilmente ricorda i propri eroi. Ma un atto del genere anziché spaventare e dividere unisce, insieme all'indignazione generale sono arrivati anche numerosi messaggi di personaggi politici sdegnati.
Ricordiamo Falcone e Borsellino con le parole scritte accanto alle statue danneggiate:
Giovanni e Paolo, due uomini liberi con le loro idee, nel sole, nell'allegria, nell'amicizia, fra la loro gente.
Matteo
Quanti fattacci sporchi sono nascosti sotto il tappeto della patria.
RispondiEliminaSe fossero vivi certamente sarebbero arruolati dalla cricca berlusconiana nella schieda dei PM di sinistra...
RispondiEliminaMa sono morti per il loro impegno e adesso mi tocca vedere la stessa cricca mafiosa del nano, dell'utri e c. che li sfrutta per farsi bella agli occhi dei soliti italiani sciocchi ed ignoranti.
Che rabbia, e che tristezza prendere atto che la loro morte non èservita a niente. Gli italiani, questi due, non se li mritano.
Saverio da CZ
NON C'E PIU DIGNITA NEMMENO PER I MORTI SERVITORI DELLA
RispondiEliminaPATRIA!! NON SAPREI DEFINIRE QUESTO ATTO, VILE INDECORSO
INDEGNO DI UN PAESE CIVILE, COMUNQUE LA POLITICA ATTUALE
INCITA MAGGIORMENTE A CREARE QUESTI "MOSTRI" MANTENENDO
LA GENTE IGNORANTE (ANCORA DI PIU) E DISINFORMATA!
DELLA PATRIA
Solo gli uomini liberi possono fare quello che hanno fatto loro e verranno rispettati e ricordati con coraggio e umiltà solo da uomini liberi veri
RispondiEliminaFalcone e Borsellino sono morti per la loro patria, ma al governo abbiamo chi definisce eroe un mafioso. Gli italiani hanno quello che si meritano.
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