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Carta che parla dell'ultimo grave disastro ambientale, migliaia di barili di petrolio che ogni giorno finiscono in mare.
Così come per l'energia elettrica, anche per il petrolio l'uomo deve cercare di trovare un sostituto, possibilmente ecologico.
Matteo
Emergenza nazionale negli Usa. Il petrolio fuoriuscito il 22 aprile dalla piattaforma petrolifera Deepwater Horizon ha raggiunto le coste della Louisiana. Una catastrofe ambientale che sta mettendo a dura prova il governo «verde» di Obama che ora è costretto a ripensare al «piano trivellazioni»
Il peggiore disastro ambientale della storia degli Stati uniti, secondo alcuni, superiore a quello della Exxon Valdez nel 1989 creò in Alaska.
La marea nera fuoriuscita dalla piattaforma della Bp affondata il 22 aprile nel Golfo del Messico Louisiana è arrivata sulle coste. E’ emergenza nazionale.
5 mila barili di greggio al giorno [non mille come annunciato in precedenza], secondo nuove stime, si stanno riversando da giorni del Golfo del Messico e minacciano un ecosistema delicatissimo, quello del Delta del Missisipi. Pesci uccelli, una economia che vive di pesca, potrebbe essere soffocata dal petrolio. Ma ad essere interessati sono anche gli stati della Florida, del Texas, dell’Alabama.
A nulla sono bastate le barriere gonfiabili poste al largo delle coste sud-orientali degli Stati Uniti per bloccare il petrolio. «Sappiamo – ha detto Billy Nungesser sindaco di un piccolo comune della Louisiana – che il vento sta arrivando. Sappiamo che il vento soffierà sui 25,30 nodi spingendo il petrolio nel Delta. Qualcuno deve fare qualcosa subito».
Barack Obama ha dato l’ok all’impiego dell’esercito, dovrebbero essere mobilitati almeno 6 mila uomini della Guardia nazionale. Il presidente accusa la Bp, proprietaria della piattaforma Deepwater Horizon, che ora dovrà pagare i danni provocati dall’affondamento della sua piattaforma petrolifera. La Bp critica il governo di aver «sottovalutato l’evento» ha dichiarato Doug Suttles, Chief Operating Officer del gigante petrolifero britannico.
Il governo «verde» degli Stati uniti dovrà fare i conti con le conseguenze economiche e politiche di questo disastro. Solo poche settimane fa i Verdi avevano contestato un piano di trivellazioni lungo le coste dell’Atlantico e del Golfo del Messico. Su questo il portavoce della casa Bianca Robert Gibbs ha ammesso che un’inchiesta approfondita sulla vicenda potrebbe costringere l’Amministrazione a ripensare la proroga sulle trivellazioni offshore, concessa come moneta di scambio ai Repubblicani in cambio di una legge sul clima di più ampio respiro.