Oggi finisce il tempo destinato alla sanatoria delle colf: dal 1 al 30 settembre lo stato dava la possibilità alle (ai) colf clandestini di mettersi in regola a patto che si presentassero con il loro datore di lavoro e venissero pagati 500 euro. Un’occasione ghiotta: uscire finalmente dalla clandestinità ed ottenere un permesso di soggiorno (che, ricordiamo, con la legge Bossi-Fini perde il suo valore quando viene perso il lavoro). Una grande occasione anche per le famiglie: finalmente quella persona che passa così tanto tempo in famiglia può avere una vita più libera, senza la paura dei fermi della polizia. Una grande occasione per lo stato: tirare fuori dall’illegalità migliaia e migliaia di persone. Esito: si prevedevano 700.000 richieste, ne sono pervenute 300.000. Tante, ma la metà. Domande: perché poche richieste? Perché colf e datori di lavoro non sono interessati alla legalità? Domanda da porsi già prima: perché le (i) colf si e gli altri lavoratori no?
1) Poche richieste: una volta tornati alla legalità, colf e datore di lavoro (le famiglie) devono restare nella legalità. Quindi pagare i contributi sulle ore di paga delle (dei) colf. Questo significa maggiori spese per le famiglie e probabilmente minor guadagno per le (i, ma d’ora in po stiamo solo al femminile) colf. Possiamo immaginare che ci siano stati casi in cui la colf avrebbe voluto essere regolarizzata e la famiglia no, oppure la famiglia si e la colf no. Oltre ai casi di comune accordo. Ma non regolarizzare (evadere le tasse) non è solo un danno per lo stato. Come la mettiamo con gli infortuni sul lavoro? Ricordiamo che da qualche mese a questa parte quando i clandestini vanno in ospedali devono essere denunciati. Facile pensare che la colf (gravemente) infortunata sul lavoro non si presenti in ospedale e si trovi con danni fisici, sola e senza medici e senza lavoro. Altre controindicazioni? La possibilità di essere bloccata dalla polizia senza documenti per la colf mentre per le famiglie nessun rischio credo, ci sono per caso controlli? E' possibile fare dei controlli? Riassumendo, l'obiettivo principale e risparmiare a scapito della legalità, tanto più se i rischi vanno tutti sulle spalle delle colf.
2) Perché le colf e badanti si e tanti clandestini che lavorano nei cantieri o un po’ ovunque dove serve qualcuno che faccia lavori faticosi e pericolosi no? Qualche leghista potrebbe dire che i clandestini uomini sono pericolosi (rubano, stuprano) mentre le donne clandestine no (aggiungo anche che ci si può fare quello che si vuole, chi denuncerebbe?). Ma c’è anche un altro fatto. Partiamo dagli elettori e dal fatto che è sempre maggiore il numero di elettori anziani. Va bene cacciare i clandestini, ma non quelli che ci fanno comodo, quindi diventa logico fare un sanatoria per quelli che aiutano l’elettorato anziano e rispettive famiglie. E gli altri lavoratori clandestini? Anche quelli fanno comodo! Si, ma quelli fa comodo lasciarli clandestini: così li si può predere solo quando serve, fargli fare i lavori pericolosi e nocivi per la salute e quando si feriscono o muoiono sul lavoro fare a meno di loro e sostituirli. Anzi, adesso che la clandestinità è reato sono ancora più ricattabili. Tanto meglio così, clandestini.
Una visione utilitaristica delle persone, ma che mi sembra abbastanza vicina alla realtà.
Alessio Meyer