Una delle notizie che sui media tradizionali assolutamente non passano. Il 10 settembre 2009 il governo ha emanato un decreto che pone le basi per accentrare le risorse idriche nelle mani di grossi gruppi privati, sottraendole al bene pubblico, a partire dal gennaio 2011.
Non merita nessuna attenzione tale argomento?
Non mi dilungo a parlarvi di cose che non conosco bene, ma vi voglio segnalare un evento e due siti internet che vi suggerisco di non perdere:
evento:
Venerdì 6 novembre 2009 – ore 17,00
in Sala Colonne
Piazza Palazzo di Città 1 a Torino,
si terrà un incontro intitolato "ll governo dell'acqua: pubblico si può"
siti internet del comitato torinese e nazionale per la pubblicizzazione dell'acqua
www.acquapubblicatorino.org
www.acquabenecomune.org
vi riporto ciò che si legge sul sito www.acquapubblicatorino.org.
Alessio Meyer
Firma perché nello Statuto della Provincia di Torino l’acqua venga riconosciuta un servizio senza scopo di lucro!
Gli effetti della messa sul mercato dei servizi pubblici e dell’acqua, anche negli Ambiti Territoriali in Italia dove ciò è avvenuto, sono quelli di un generale aumento tariffario a fronte di mancati nuovi investimenti e della perdita decisionale della comunità rispetto al bene acqua, consegnato alle scelte a porte chiuse dei consigli d'amministrazione delle società di gestione.
Si possono citare, tra i casi più eclatanti di privatizzazione inefficiente e costosa per le bollette dei cittadini, quelli di Latina, Arezzo e Aprilia, mentre in positivo Milano e due esempi piemontesi: la stessa nostra città di Torino e il Consorzio del Monferrato come gestioni pubbliche efficienti ed oculate.
Anche in Europa, a partire dai nostri vicini d'oltralpe, progredisce rapidamente il processo di ripubblicizzazione del servizio idrico, avviato dal Comune di Grenoble nel marzo del 2000 e giunto ora alla capitale: il Comune di Parigi sta riprendendo la gestione diretta del servizio idrico alla scadenza ormai prossima della concessione alle società Veolia e Suez.
Sono solo alcuni degli esempi che confermano come solo una proprietà pubblica ed un governo pubblico e partecipato dalle comunità locali possano garantire la tutela della risorsa, il diritto e l’accesso all’acqua per tutti e la sua conservazione per le generazioni future.
Esiste anche, e potrà aggravarsi ulteriormente in futuro, un problema enorme di democrazia e di concentrazione delle risorse, se si considera che tramite la privatizzazione capillare a livello locale, meno di dieci grandi multinazionali mirano a controllare l'intero patrimonio di acqua potabile del pianeta.
Per questo affermiamo che arrestare i processi di privatizzazione dell'acqua assume, nel XXI secolo, sempre più le caratteristiche di un problema di civiltà, che chiama in causa politici e cittadini, che chiede a ciascuno di valutare i propri atti, assumendosene la responsabilità rispetto alle generazioni viventi e future.
Siamo cittadini e associazioni impegnate nella difesa dell’acqua in quanto bene essenziale per la vita e quindi non mercificabile.
Come parte del Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua, nei primi 6 mesi del 2007 abbiamo raccolto in tutta Italia oltre 400.000 firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dei servizi idrici, e ottenuto la moratoria al 31 dicembre 2008 delle privatizzazioni in corso.
Oggi ci troviamo di fronte all’articolo 23 bis dell’ultima finanziaria contro il quale le regioni Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna hanno già fatto ricorso per violazione dell’articolo 117 della Costituzione, sì quello che dava il via al federalismo.
dal sito
www.acquapubblicatorino.org
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Parola di Bonobo
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Bello, l'articolo! questo fine settimana ci sarà ancora raccolta firme in Piazza San Carlo, tra le 15 e le 19. Venite tutti a firmare per l'acqua pubblica!
RispondiElimina(Legambiente Ecopolis Torino è parte del Comitato Acqua pubblica Torino)
Grazie per il commento e soprattutto per l'informazione riguardo l'evento!
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