Abbiamo rivolto le "10 domande 10" sulla Tav, cui nel numero 2 ha risposto l'assessore regionale Daniele Borioli, ad Antonio Ferrentino, Commissario della Comunità montana Bassa Val di Susa.
Qual è il costo previsto per il tratto piemontese di Tav/Tac Torino-Lione?
Da Torino alla fine del tunnel, il dato ufficiale è di 13 miliardi di euro. Ma i costi crescono.
Quali sono i costi sostenuti sino ad oggi e da chi?
Da una ricerca fatta da me insieme con La Stampa, 300 milioni di euro dal '91 al 2007, quando il progetto attuale è stato accantonato.
Come sono stati e come saranno suddivisi i costi?
Oggi ci sono due finanziamenti dall'Unione Europea, stanziati per le Ten (Trans European Networks). Il primo è di 671,6 milioni, per due terzi assegnati al Governo italiano e per un terzo al Governo francese, diluiti in 10 annualità durante i lavori. Il secondo è arrivato 3 mesi fa: 50 milioni in una sola tranche per studiare la tratta urbana di Torino, di cui l'Ue ha riconosciuto la complessità.
Esiste un nuovo progetto Tav dopo la bocciatura del primo?
Dopo il primo progetto, Comunità montane ed enti hanno chiesto ed ottenuto che la Torino-Lione fosse stralciata dalla Legge Obiettivo e regolata da una procedura ordinaria. Il governo Prodi ha detto sì e l'attuale Governo ha mantenuto la decisione. Ciò perché la Legge Obiettivo impedisce agli enti locali di opporsi alle decisioni. Il 28 maggio, dopo una gara, la tratta internazionale è stata affidata ad un'assiociazione temporanea di imprese, quella nazionale della Torino - Lione a Italfer, che sta lavorando al progetto preliminare.
Sono stati fatti studi di impatto ambientale e geologico?
Nella procedura ordinaria, le valutazioni sono garantite sul progetto definitivo, che sarà quasi del tutto simile a quello finale. Al momento non ci sono valutazioni d'impatto aperte, confidiamo che usando l'Arpa e l'Osservatorio tecnico si valutino i danni ambientali in modo oggettivo.
Gli amministratori locali sono al corrente di quanto sopra?
Ne ho parlato molte volte alle conferenze dei sindaci.
E' stata scartata a priori l'ipotesi di utilizzare e potenziare la linea ferroviaria storica?
Quando si farà la valutazione d'impatto ambientale si dovrà prendere in esame la situazione attuale, spiegando perché la si esclude visto che è sfruttata solo al 30%. E' ovvio che il governo non ha intenzione di tenerne conto.
Il nodo di Torino quando sarà risolto?
La scadenza è il 2012, le Ferrovie chiedono un anno in più, ma ci aspettiamo che si vada oltre.
La riduzione del traffico sulla Lisbona - Kiev può rendere obsoleto l'intero progetto?
Fonti terze ufficiali dicono che il traffico est - ovest diminuisce e quello nord - sud aumenta. Invece di di riflettere, si continua a dire che la linea farà crescere l'economia. Eppure, tra Lisbona e Kiev ci sono diversi sistemi ferroviari, che comporterebbero investimenti colossali.
Le risorse annunciate dal governo per le compensazioni alla Val di Susa sono già a disposizione degli enti locali?
Non vogliamo compensazioni. Anzi, siamo l'unico territorio che le ha rifiutate. Il concetto è che si compensa quando si fa un danno, e noi i danni non li vogliamo.
Nurisso