Il simbolo del precariato scuola: la provocazione di Euristeo Ceraolo


I tagli alla scuola e le riduzioni di personale hanno messo in crisi molti lavoratori Italiani, che si sono ritrovati all'improvviso senza un lavoto.
E' questo il caso di Euristeo Ceraolo, nelle graduatorie del personale Ata, rischia di essere licenziato per la riduzione degli assistenti di laboratorio. Per sensibilizzare l'opinione pubblica Ceraolo ha indossato una maglietta con la scritta "Euristeo precario... sposerò la Carfagna"
L'operazione di sensibilizzazione non è riuscita ad avere l'interesse dei media tradizionali, giornali e tv hanno snobbato Ceraolo, che ha visto però l'attenzione da parte del web, attenzione che gli dedichiamo anche noi sul blog, pubblicando la sua foto e questo articolo che è stato mandato al nostro indirizzo e-mail (paroladibonobo@gmail.com), al quale chiunque può scrivere per consigliarci articoli, proporre nuovi progetti, criticare ecc...
Nurisso



Non c’è pace tra i banchi. E stavolta non si tratta soltanto di un guaio meridionale. La Penisola festeggia i primi giorni di lezione ma scopre in fretta che la Scuola italiana è sempre più nuda. Davvero un’altra cosa rispetto allo stesso Istituto per come viene vissuto nel resto d’Europa.
Tutta colpa della ministra Maria Stella Gelmini. Che, dicono i maligni, si inventa una serie di decisioni e di scelte ministeriali «studiate a tavolino» per mettere nei guai i precari, meglio ancora se del Sud. Magari, dicono sempre i maligni, rispondendo a un preciso messaggio di quelli della Lega. Che nel Nord vedono rosso ogni volta che dietro una cattedra ci finisce un... terrone.
Ha origini tali, per esempio, un certo Euristeo Ceraolo. E chi è mai, adesso, costui? Manco a dirlo, un precario della Scuola italiana. Che si ritrova a spasso, comunque a rischio, e si inventa una soluzione. Chi presenta la cosa parla di una «originale iniziativa di un precario della Scuola statale». E originale lo è davvero, l’impresa del nostro Ceraolo. Di quelle che fanno parlare, almeno in teoria. E anche tanto.
O no? Appunto, no. Perché alla fine tutto resta negli archivi delle grandi Testate giornalistiche dello Stivale. Non arriva mai su nessuna Tv nazionale. Se ne parla giusto su qualche piccolo giornale. Oppure su internet. Ma come mai? La risposta ce la danno sempre i soliti maligni di prima: dicono che sia la censura imperante in Italia, al momento, a bloccare tutte le iniziative del genere. Dicono che Ceraolo in prima serata, in Tv, non ci finisce manco se si ammazza. Addirittura.
Tanto peccò il precario disperato? Più o meno. Perché alzò gli occhi oltre il dovuto e desiderò... «la donna d’altri». Allora, Euristeo, ci dica lei che cosa si è inventato.
«In risposta ai drastici tagli sul personale scolastico operati dal Governo, ho lanciato un provocazione per sensibilizzare l’opinione pubblica e i rappresentanti delle istituzioni e della politica, locali e nazionali».
Diciamo intanto dove sta combattendo la sua battaglia, lei.
«Sono inserito nelle graduatorie provinciali del personale Ata della provincia di Forlì-Cesena e rischiavo di essere licenziato per la riduzione dei posti di assistente tecnico di laboratorio».
Una faccenda che vede protagonisti molti precari.
«Purtroppo si e nel Meridione la cosa è tristemente nota. Anche da noi, su, ci sono tanti meridionali che sudano freddo. Non è giusto».
Da tali considerazioni alla sua provocazione il passo è stato breve, giusto?
«Si. Per protesta contro questo ingiusto provvedimento ho indossato una maglietta con la vistosa scritta Euristeo Precario Sposerò la Carfagna: come dire, la mia unica speranza da precario per raggiungere una dignitosa sistemazione».
Si, lo ammettiamo, una bella provocazione...
«Lo confermo, anche perché ho inviato il materiale a mezzo mondo e qualcuno mi ha dato spazio. E poi, ovviamente, ci sono stati degli appositi link su internet».
Ci può ricordare dove è andato a finire?
«Volentieri. Intanto, restando a internet, rammento il sito http://ilforomagna.gelocal.it/multimedia/home/5843070. Ma anche gli altri siti http://www.rassegna.it/fotonotizie/2009/04/9/184/euristeo-precario-flc-forli-cesena e http://www.romagnanoi.it/foto/19340/disclaimer.asp. Davvero uno spasso».
E poi la carta stampata.
«Giusto. Mi hanno pubblicato in prima pagina sul Quotidiano la Voce di Romagna e poi ho trovato ospitalità pure sul Corriere di Romagna. Per non dire di altre piccole e grandi Testate locali in tutta Italia».
Tutto per chiedere?
«Rispetto, comprensione, legalità. Non siamo carne da macello. In Italia rappresentiamo la Scuola ed è un valore importante da portare avanti, non certo da affossare».
Ceraolo si ferma qua. No, anzi, chiede «cortesemente di avere spazio anche sul Piccolo». Lo accontentiamo volentieri, magari perché speriamo anche - sotto, sotto - di strappare un sorriso ai tanti operatori della Scuola che in queste settimane vivono l’inferno anche lungo la costa jonica. Loro non hanno tutta questa fantasia, non indossano maglie, rischiano invece di finire in mutande. Non hanno alcuna intenzione, in nessun caso, di chiedere la Carfagna in moglie.
Esigono dell’altro. Sognano risultati più modesti, meno impegnativi. Coronare il sogno di un lavoro. Dimostrare quello che sanno fare nel settore professionale per cui hanno studiato anni. Senza pagare alcun pedaggio a chi vuole favorire un nuovo razzismo anti-Sud oppure le velleità della Scuola privata. Anche Euristeo, nativo terrone, ne è convinto: «Il Governo deve fare un passo indietro. Non è giusto intestardirsi su una simile strada».
Tornare indietro, invece, ecco la possibile soluzione. Investire sui banchi, sulla cultura. Ceraolo suona la carica: chi sa che ne sarà.

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3 Responses to Il simbolo del precariato scuola: la provocazione di Euristeo Ceraolo

  1. La creatività trova le strade più originali.
    Anche quando è per denunciare un disagio sociale, un'emergenza culturale e umana.
    Ciò che, grazie al buon operato di questa politica, si è abbattuto sul nostro paese, dove invece di aiutare, gente come gelmini gira il coltello nella piaga.
    Non posso che essere solidale con Euristeo.(ma si chiama veramente così?)
    Ciao_
    Roby

    RispondiElimina
  2. Si, sembra proprio chiamarsi così. Be, di sicuro è un nome originale!

    Tra l'altro ho trovato il suo gruppo ufficiale su facebook, nel quale condivide anche il nostro articolo!

    Gruppo su facebook

    RispondiElimina
  3. Per candidarsi ad essere un ndranghetista
    prima bisogna farsi battezzare.
    Per sposare la Carfagna,forse è piu' facile
    della prima opzione!!!!!!!!!!

    RispondiElimina

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